Dejan Stankovic ha parlato a Il Secolo XIX di Sinisa Mihajlovic, di cui è stato compagno ma soprattutto grande amico, fino alla fine della sua battaglia persa con la leucemia. “La morte di Sinisa mi ha tolto tutte la parole. Sento dentro un immenso vuoto che non ho mai conosciuto prima. Sono ancora giovane e per fortuna ho ancora tutti i miei cari. Tutto quello che avevo è andato via con lui. Mi rimane la memoria e il grande orgoglio di avere fatto parte della sua vita”.
“Ci serviva un break per riposare e mettere energia fresca, fisica e mentale. È andato tutto liscio. I calciatori hanno lavorato sodo. Sono stati onesti, principalmente verso se stessi. Poi anche verso di me e il mio staff. Hanno tenuto un comportamento da veri professionisti. Abbiamo lavorato duro, c’è stato solo qualche affaticamento. Nell’ultima amichevole con i kazaki non volevo rischiare e ho risparmiato Vieira, Gabbiadini… Ora ci aspetta un’altra settimana di allenamenti a Bogliasco per preparare una vera battaglia fino alla fine. Qualcuno in questo ritiro doveva dare delle risposte, non solo a me, ma soprattutto a se stesso. Se è pronto a resistere, a combattere con la pressione, con l’importanza del club e i suoi obiettivi. Se non ce la fa, lo dica. Io apprezzo ogni risposta, ma non chi cerca scuse”.
Juan Sebastian Veron è stato insignito del Premio Golden Foot Legend Award. A margine dell’evento, Veron ha parlato a IOTIFOINTER.IT in esclusiva. “Non la seguo da vicino ma l’Inter è una squadra che non fa una gara di 100 metri ma una maratona. Ha una rosa di qualità. Non so dove potrà arrivare ma spero che se la possa giocare fino in fondo per tentare il sorpasso sul Napoli per lo scudetto. Non sarà facile. Bisogna vedere che cosa succederà dopo questo Mondiale, riprendendo subito a giocare senza una vera nuova preparazione. Sarà un’incognita per tutti. “Inzaghi mi ha sorpreso. Non mi aspettavo di vederlo allenatore. Lui e suo fratello Pippo in campo erano furbi. In Argentina abbiamo un modo di dire per quelli come loro: “sacar agua de las piedras”, che vuol dire letteralmente tirare fuori l’acqua dalle pietre, nel senso di essere così perseveranti da ottenere benefici dalle cose meso attese. Simone lo sta dimostrando anche adesso da allenatore”.