C’è un dato, quasi incredibile, che deve far preoccupare e non poco Simone Inzaghi e tutta l’Inter: considerati i due di Monza, i nerazzurri hanno incassato 20 gol in trasferta. Nessuna squadra della Serie A ha fatto peggio, solo il Bologna ha fatto altrettanto. Lo ha sottolineato la Gazzetta dello Sport.
“Quasi inspiegabile la differenza di rendimento difensivo tra le partite giocate al Meazza e quelle in trasferta. L’Inter ha subito 24 gol in tutto il campionato, di cui solo quattro in casa, spalmati su tre partite (Cremonese, Roma e Bologna). I nerazzurri sono la seconda miglior difesa della Serie A nelle partite interne, ma la bilancia pende decisamente dalla parte dei buchi difensivi: lo dicono la classifica (l’Inter potrebbe trovarsi a -10 dalla vetta e risucchiata nella lotta per la quarta posizione) ma anche le statistiche. Dopo 17 partite, i nerazzurri avevano subito 24 gol anche nel 2004/05 e nel 2014/15: “eguagliate” le peggiori difese degli ultimi 25 anni”, si legge.
Il nuovo stadio di Inter e Milan potrebbe davvero sorgere a Sesto San Giovanni. Mentre a San Siro si continua a discutere tra vincoli e problemi burocratici, nel comune limitrofo si sogna. Nerazzurri e rossoneri sarebbero accolti a braccia aperte. “Le porte non sono aperte, sono spalancate – ha spiegato a Libero Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni -. Spostare lo stadio a Sesto è l’unica soluzione possibile sia per i club coinvolti che per uno solo, al limite. Abbiamo un’area dismessa (le ex aree Falk, ndr) che è la più grande d’Europa, parliamo di uno spazio di un milione e 500mila metri quadrati. È già bonificata e con minime varianti al progetto potremmo partire in tempi rapidi. Tra l’altro è un’area privata, quindi non ci sono i vincoli che potrebbero esserci a Milano. Anche nell’ottica della città metropolitana che sarebbe il caso di ricordare che Milano non finisce con il solo territorio cittadino. Sesto è collegato da tre fermate della metropolitana, dalla tangenziale, dai mezzi, dalla ferrovia. In dieci minuti sei in Duomo. La rete dei servizi c’è, è capillare. Sarebbe un’ottima idea, noi siamo pronti”.