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Correa, un flop da 33 milioni: l’addio a giugno è inevitabile (anche se finora zero richieste)

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Joaquin Correa contro il Parma ha sprecato l’ennesima chance. E all’Inter la pazienza è ormai finita. Scrive la Gazzetta dello Sport: “Il calendario dispettoso sabato gli metterà davanti il Verona, proprio la squadra contro cui Correa esordì appena arrivato in nerazzurro, a fine agosto 2021: al ‘Bentegodi’ una doppietta al debutto come nelle fiabe, peccato che da allora la storia si sia ingarbugliata. Joaquin a Milano ha dato sempre l’idea della meteora, un po’ per ragioni fisiche e un po’ per l’atteggiamento che sembra l’opposto del compagno Lautaro, un Toro imbizzarrito anche nelle serate più grigie”.
Simone Inzaghi continua ad essere il suo sponsor più deciso ma un addio a gennaio non è contemplato anche perchè non ci sono richieste.
“Di Joaquin presto si occuperà il mercato: per ora non ci sono offerte credibili, però a giugno la cessione potrebbe diventare reale”, puntualizza la rosea.

33 milioni di euro: è questa la cifra che l’Inter ha iscritto a bilancio per l’operazione che ha portato Correa prima in prestito con obbligo e ora a titolo definitivo a Milano dalla Lazio. Cifre che incidono ancora tantissimo sul fondo ammortamenti (10,8 milioni annui fino al 2025) e che di fatto rendono ingestibile un futuro lontano da Appiano Gentile. Oggi per non fare minusvalenza servirebbero non meno di 27 milioni di euro, 22 milioni spostando un obbligo di riscatto a fine stagione. A questi vanno aggiunti i circa 6,5 milioni di euro lordi del suo ingaggio annuale che tolgono quasi la totalità dei club di fascia medio bassa dai giochi”, è l’analisi sul Tucu di calciomercato.com.

Correa, sei mesi per tenersi l’Inter

Non possono bastare i tre gol segnati in questo campionato per giudicare positiva la stagione di Joaquin Correa, ancora al di sotto delle aspettative al suo secondo anno di Inter.

“Si tratta di un “ora o mai più”. Nel senso che ha assoluta necessità di una scintilla per riaccendersi e per ritornare all’Inter con le pile nuovamente accese. Nelle ultime uscite, infatti, ha dato l’impressione di essersi incupito, di essere ormai attorcigliato nelle due difficoltà. E a San Siro sono pure cominciati i mugugni del pubblico. Sulla fiducia di Inzaghi non ci sono mai stati dubbi, ha spinto perché lo raggiungesse all’Inter, che ha speso 31 milioni di euro per acquistarlo da Lotito. Ma se anche la sua stagione sotto la Madonnina sarà anonima come la prima, peraltro pesantemente condizionata dagli infortuni, è difficile immaginare che ce ne sarà una terza“.

“Significa che nella seconda parte dell’annata, Correa dovrà trasformarsi in un fattore per le fortune interiste. Dal punto di vista tecnico è un “unicum” nella rosa nerazzurra, non essendoci un altro elemento con doti di uno contro uno come le sue. Quelle doti, però, si devono trasformare in qualcosa di concreto. E finora non è accaduto, al di là dei 3 gol segnati contro Spezia, Cremonese e Sampdoria. Occorre finalmente un “Tucu” decisivo: gli restano 6 mesi per riuscirci”.

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La Redazione