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Marelli e i tre casi da moviola di Inter – Verona

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Al termine di Inter-Verona, il commentatore arbitrale di Dazn Luca Marelli ha analizzato i casi da moviola e la direzione arbitrale di Fabbri.
“Il primo episodio è il tiro di Mkhitaryan deviato da Hien con il braccio. In presa diretta non mi aspettavo il calcio di rigore per la dinamica particolare di questo episodio. Hien porta il braccio verso il corpo, perciò non c’è un movimento del braccio verso il pallone. In questo caso viene , tra virgolette, premiato il gesto del difendente. A mio parere è corretto non assegnare il calcio di rigore, anche se l’episodio è interpretabile.
Secondo episodio è il secondo gol annullato a Lautaro. Il Var non è intervenuto perché il giocatore dell’Inter si è aiutato molto con le braccia, corretta a mio parere la decisione di annullare la rete.
Hien è protagonista del terzo episodio e questo è un errore molto grave da parte di Fabbri perché è un’ammonizione scontata, obbligatoria e facile. Nel momento in cui si fischia fallo in questa circostanza, l’ammonizione non è necessaria, ma doverosa. Hien, già ammonito, doveva essere espulso”.

Marelli: “Sacchi-Serra, nessun parallelismo. I due episodi sono parecchio diversi”

Luca Marelli, ex arbitro, ha parlato di quanto successo sabato scorso: “Sacchi verrà fermato dopo Monza-Inter? La risposta è banale: sì, verrà fermato, l’errore di timing in epoca VAR è molto evidente. Ma non pensate che ci sarà parallelismo tra Serra dopo Milan-Spezia e Sacchi. Il motivo? Non c’entra nulla la gravità dell’errore ma il livello di affidabilità dei due arbitri. I due episodi sono parecchio diversi tra loro e, di base, l’errore di Sacchi è più grave di quello di Serra. Serra fischiò un contatto su Rebic non concedendo la norma del vantaggio, Sacchi ha fischiato prima della rete di Acerbi sanzionando un’infrazione che non c’è stata. Nel caso in cui Sacchi avesse fischiato il fallo in attacco di Gagliardini dopo la rete di Acerbi, il VAR lo avrebbe richiamato per rivalutare l’azione. Detto ciò, l’affidabilità di Sacchi è (al momento) nettamente superiore a quella di Serra”.

Juan Luca Sacchi, arbitro di Monza – Inter

Le parole di Marelli

“Serra è rientrato in A solo alla terza giornata del campionato in corso, Sacchi (sempre che riprenda ad arbitrare ai suoi standard) ritornerà in massima categoria molto prima. Ultima postilla. Una società non può e non deve chiedere sospensioni arbitrali. Quel che è filtrato dagli spogliatoi non è stato confermato da nessuno: spifferi erano e spifferi sono rimasti. In ogni caso, di fronte ad episodi di questo genere, non c’è certo bisogno dell’input di una società. Anzi, non c’è mai bisogno di input: Rocchi ha sempre deciso, decide e continuerà a decidere da solo, non ha certo bisogno di tutor. E, per cortesia, non tiriamo fuori di nuovo la storia Orsato-Inter: ne parlano tutti ma nessuno che sappia qualcosa di reale della vicenda”.

Nuovo stadio

Il nuovo stadio di Inter e Milan potrebbe davvero sorgere a Sesto San Giovanni. Mentre a San Siro si continua a discutere tra vincoli e problemi burocratici, nel comune limitrofo si sogna. Nerazzurri e rossoneri sarebbero accolti a braccia aperte. “Le porte non sono aperte, sono spalancate – ha spiegato a Libero Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni -. Spostare lo stadio a Sesto è l’unica soluzione possibile sia per i club coinvolti che per uno solo, al limite. Abbiamo un’area dismessa (le ex aree Falk, ndr) che è la più grande d’Europa, parliamo di uno spazio di un milione e 500mila metri quadrati. È già bonificata e con minime varianti al progetto potremmo partire in tempi rapidi. Tra l’altro è un’area privata, quindi non ci sono i vincoli che potrebbero esserci a Milano. Anche nell’ottica della città metropolitana che sarebbe il caso di ricordare che Milano non finisce con il solo territorio cittadino. Sesto è collegato da tre fermate della metropolitana, dalla tangenziale, dai mezzi, dalla ferrovia. In dieci minuti sei in Duomo. La rete dei servizi c’è, è capillare. Sarebbe un’ottima idea, noi siamo pronti”.

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La Redazione