Beppe Bergomi è tornato a parlare sulla Gazzetta dello Sport. “Per quello che abbiamo visto negli ultimi giorni tra campionato e Supercoppa, l’Inter oggi è la vera anti-Napoli. E’ durissima, serve più di un’impresa. Il Napoli viaggia forte e ha messo tra sé e le inseguitrici tre o più partite di differenza. Significherebbe crollare di colpo e i segnali arrivati dopo la sfida contro la Juve non sono incoraggianti per chi deve recuperare punti. L’Inter però deve provarci: infilando una serie di filotti consecutivi di vittorie, tipo otto vittorie e un pareggio e poi ancora otto vittorie eccetera. Onestamente, per quanto il valore dell’Inter imponga di crederci, la rimonta è davvero difficile”.
“Monza? Con quei due punti in più oggi sarebbe a meno otto, distacco sempre importante ma mentalmente più digeribile. Ora il ritardo è in doppia cifra: per quanto vuoi pensare positivo, sembra un’enormità”. Finora quel che non ha funzionato è soprattutto “Il cammino in trasferta. E poi quei 20 gol presi sono tantissimi per qualunque squadra. In compenso “nelle sfide da dentro o fuori ha mostrato carattere, qualità e determinazione da grandissima squadra. Penso alla sfida con il Barcellona in Champions, per esempio. O allo scontro diretto proprio contro il Napoli”.
Archiaviata la Supercoppa, il ministro dello Sport, Andrea Abodi ha parlato a margine del ‘Premio Biscardi‘. “Non si può essere tifosi e delinquenti: o si è tifosi o delinquenti. Nella riunione che abbiamo fatto ho parlato della necessità di rendere sempre più puntuale l’individuazione delle responsabilità. Nel mio mondo ideale paga chi è colpevole, non chi non c’è. Questo dipende anche dagli strumenti tecnologici: se mille tifosi fanno cori incivili, quei mille pagano, non paga anche chi sta in un’altra città. Dobbiamo far conoscere e rispettare le norme, poi possiamo lavorare per migliorarle. “Polemica tra Casini e Gravina per la Supercoppa giocata in Arabia? Certe cose se si vogliono dire si dicono in un rapporto bilaterale, non nell’opinione pubblica. Ci può essere un dibattito sul motivo per cui si vada a giocare la Supercoppa italiana in Arabia piuttosto che altrove. Occorre scegliere i luoghi dove sicuramente la vita è democratica, mi auguro che in futuro su queste scelte ci sia coerenza sui principi che pratichiamo.