Brutta sconfitta per l’Inter, lontana parente di quella di Riyad, che dice definitivamente addio al campionato ed ora dovrà battersi per guadagnare una posizione in zona Champions.
Pagelle
Onana 5 – Fa delle buone cose, ma sul gol dell’Empoli è assolutamente colpevole.
Skriniar 5 – Forse paga l’ultima settimana di calciomercato. Stranamente nervoso ed impreciso, si fa espellere per due falli piuttosto sciocchi.
De Vrij 6 – Anche in condizioni fisiche menomate, dà un buon contributo, anche se i recuperi in velocità non sono una sua caratteristica. Centra la traversa che poteva valere il pareggio.
Bastoni 6,5 – Gara tutto sommato positiva sia in fase difensiva e quando ha potuto in appoggio.
Darmian 7 – Probabilmente il migliore. Fino a quando è restato in campo ha dato un contributo determinante, salvando anche un probabile gol con un recupero straordinario.
Barella 6 – Gara tutto sommato abbastanza positiva ma troppo nervosa.
Calhanoglu 5,5 – Paga gli acciacchi e le fatiche dell’ultimo periodo e non è sempre lucido.
Mkhitaryan 5 – Probabilmente avrebbe bisogno di rifiatare e si vede chiaramente che non è in condizioni ideali.
Dimarco 6 – Sempre abbastanza propositivo, ma anche lui avrebbe bisogno di rifiatare un pochino di più.
Lautaro 5,5 – Si batte con orgoglio ma non combina niente di particolare.
Correa 5 – Un tempo impalpabile.
Subentrati
Bellanova 5 – Dovrebbe dare la strappata sulla fascia, ma è troppo timoroso e i mugugni di San Siro non lo aiutano.
Asllani 6,5 – Fosse entrato prima, probabilmente la gara poteva prendere una piega diversa.
Dzeko 6 – Uno di quelli che può cambiare le partite. Fa la sua parte ma non trova lo spunto vincente.
Gosens 5,5 – Due volte prova la conclusione senza fortuna, ma sarebbe utile una maggiore pressione sulla fascia di competenza.
Lukaku s.v.
Allenatore
Inzaghi 5,5 – Probabilmente la squadra paga le fatiche di Supercoppa e si vede dall’inizio che non è serata. Dopo l’espulsione di Skriniar, aspetta troppo tempo per mettersi a quattro in difesa, avendo così la possibilità di provare a giocare qualche pallone. La squadra perde venti minuti, nei quali l’Empoli palleggia senza grande pressione e sigla il gol che risulterà decisivo.
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