Alla vigilia della trasferta a Cremona, c’è stato ad Appiano Gentile un confronto tra giocatori, senza mister Inzaghi e lo staff tecnico e senza dirigenti. A riferirlo è Gazzetta dello Sport. “Per come si sono messe le cose l’Inter è costretta ad essere iper-realista, ad abbandonare l’utopia ed ogni interesse per la vetta della classifica. Deve essere pronta a lottare nella caienna delle pretendi a un posto in Champions”.
“A sentire il tecnico (rileggi le parole di Inzaghi alla vigilia di Cremonese – Inter), il problema non è nell’atteggiamento con cui si affronta il rivale di turno e i punti persi per strada saranno cancellati dalla memoria. In fondo (però), il problema è sempre lì, nella testa. E proprio per sbloccare il chip mentale ieri si è tenuta una curiosa riunione tra leader dello spogliatoio: è stata convocata alle 14, senza il minimo intento carbonaro e alla luce del sole, ma le porte erano chiuse ai non giocatori perché nei momenti di difficoltà certe cose è meglio dirsele a quattrocchi, guardandosi negli occhi. C’erano i nerazzurri più rappresentativi, quelli più carismatici, tra cui Handanovic, Skriniar, Barella, Lukaku, Dzeko, Onana, Bastoni, Lautaro e Dimarco. Hanno parlato a turno e a prendere la parola per più tempo sono stati il capitano e il centravanti belga. Tutti hanno condiviso che, andando avanti così sull’altalena, si corrono dei rischi che una squadra di questo livello non merita. Che la scossa deve arrivare in campo, a partire da Cremona. L’ultimo faccia a faccia così schietto risale a qualche mese fa, quando tutti insieme riuscirono a raddrizzare la barra dopo l’inizio singhiozzante: all’Inter sperano che l’effetto sarà uguale”.