Nel pre-partita di Inter-Atalanta ha parlato Beppe Marotta: “Difendere il trofeo? È molto importante nel rispetto della storia del club, partecipare ed essere protagonisti in tutti i trofei. È una partita importante in una competizione importante che è la Coppa Italia, siamo campioni in carica, dobbiamo onorarla”.
Cosa è successo su Skriniar?
“Non è giusto addentrarmi più di tanto, ragiono a largo respiro. Il mondo del calcio subisce evoluzione e cambiamenti frequenti, ormai non si possono più immaginare le bandiere. Ci sono i giocatori che frequentemente cambiano maglia, dobbiamo abituarci, è lontano dal calcio romantico e di sentimenti. Non lo gradiamo noi e nemmeno i tifosi, ma sono professionisti. Skriniar ha fatto una scelta che rientra nei suoi diritti e noi abbiamo il dovere di rispettarla. Siamo certi che dall’alto della sua professionalità e serietà che ha sempre dimostrato, saprà dimostrare con i fatti, in questi mesi che mancano al termine della stagione, di essere all’altezza del ruolo e di militare con la maglia che sta indossando”.
Marotta: “Juve? Non parlo di vicende altrui. Il mio presente è l’Inter”
Il Corriere della Sera ha riservato un’intera facciata del proprio quotidiano a Beppe Marotta. Il CEO Sport dell’Inter ha rilasciato una lunga intervista alla giornalista Monica Colombo nella quale si racconta, parlando della sua passione per il calcio iniziata nella sua Varese come raccattapalle, della sua inclinazione giornalistica fino alla sua ascesa da dirigente.
A Marotta, tra le tante cose, è stata chiesta anche una propria opinione sul caos plusvalenze che ha coinvolto pesantemente la Juventus, iniziato proprio dopo il suo addio al club bianconero.
“I miei anni in bianconero fanno parte del passato e non posso che avere ricordi positivi. Non entro nel merito del lavoro altrui, penso al mio presente nerazzurro. Ritorno alla Juve? Sono contento del percorso fatto. All’Inter mi trovo bene e sono concentrato per contribuire a nuovi successi“.
Nell’intervista al Corriere, il dirigente nerazzurro menziona alcuni dei migliori calciatori avuti. Tra questi c’è Recoba ai tempi del Venezia dove contribuì significativamente alla salvezza della squadra in Serie A. “E’ stata una delle poche volte in cui le qualità del singolo hanno smentito l’assioma di Michael Jordan secondo cui con il talento si vincono le gare, ma con il lavoro di squadra si conquistano i campionati”. E Cassano, il giocatore che lo ha fatto più divertire alla Sampdoria. “Ho accettato la sfida di Garrone di gestire la squadra pur in B. In otto anni l’abbiamo portata ai preliminari di Champions. Ma non dimentico Del Piero, Buffon e Ronaldo”.
Lascia un commento