André Onana è protagonista del Match Day Programme in vista del derby di Milano. Il portiere camerunese, arrivato a Milano proprio quest’estate a parametro zero, ha svelato un curioso segno del destino che risale alla sua infanzia: “Quando ero bambino, vicino casa mia c’era un campetto che si chiamava “Giuseppe Meazza”: non so perché, sarà stato il destino! Quello per me era il campo più bello del mondo, il luogo perfetto per imparare. Ci divertivamo e pensavamo solo a giocare, era la cosa più importante per noi”.
Un viaggio, quello di Onana, che parte da Yaoundé – sua città natale – fino a Milano: “Yaoundé per me è la città più bella del mondo, diversa da tutte le altre. Quando riesco a tornare sono contento, è bello sentirsi sempre a casa. Lì è iniziato il mio sogno, da bambino non avrei mai immaginato di giocare in un club importante come l’Inter. Giocavo a calcio, mi divertivo e speravo in un futuro migliore. Milano? Mi piace, sono stato in Duomo e ho girato un po’. L’Italia in generale ha tanta storia e questo mi affascina molto”.
Ma quali erano gli idoli di Onana? “Casillas, Victor Valdes e Julio Cesar, che per me è stato un grandissimo portiere. Esplosivo, bravissimo con i piedi e tra i pali fra i migliori al mondo. Con chi mi piacerebbe allenarmi? Con Materazzi, per il carattere e la personalità: è una persona dal cuore d’oro. Quello che mi piacerebbe sfidare è invece Diego Milito: fortissimo nell’uno contro uno e freddo nelle conclusioni”.
Lascia un commento