L’editoriale del direttore di Sportitalia Michele Criscitiello. E’ reduce da un viaggio a Brighton (“Grazie a De Zerbi, per due giorni, ho respirato aria di calcio vero”), sostiene che il calcio italiano è morto e l’Italia del pallone non esiste più.
“L’unica nota positiva è il Napoli. Andrebbe penalizzato per dare un pizzico di pepe al campionato. E’ l’unica soluzione. Togliete qualche punto al Napoli altrimenti diventa mortificante per tutti. L’unica squadra che progetta, l’unica con un allenatore capace e un direttore che fa calcio vero. (…) Il Napoli è l’unico spot per il nostro calcio. Il resto tabula rasa. Speriamo solo che non finisca a + 30 sulla seconda, altrimenti, sarebbe avvilente come quando la Juventus festeggiava già a marzo o aprile. (…) Siamo arrivati al circo del mercato. La trattativa Skriniar è roba da mani nei capelli, se solo Marotta li avesse. Uno scempio di mercato perdere un valore del club a zero euro dopo che ti avevano offerto 55 milioni di euro 4 mesi prima. Non possiamo fare i gradassi con i top club europei. Lo vogliamo capire oppure no? Se il Psg chiama l’Inter, l’Inter deve abbassare la testa e con umiltà ascoltare. Non abbiamo i soldi per fare i fenomeni. La lezione che abbiamo preso è stata umiliante per Marotta, l’Inter e per il calcio italiano. Siamo stati presi a schiaffi davanti allo specchio”.
Criscitiello: “Gli striscioni e i cori per Skriniar sono stati umilianti”
Il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello a Radio 24 ha espresso la propria opinione in merito al caso Skriniar e come è stato gestito da Inter e tifosi.
“La sensazione è che l’Inter ha sbagliato nella trattativa e nella gestione del caso. Per me Marotta è un grande dirigente, ma si è trovato impreparato in questa situazione perché non ha avuto più in mano in estate Bremer. La Juventus ha rilanciato e ha portato alla decisione successiva di tenere Skriniar. Nel summit di Londra ti hanno portato 55 milioni, se il PSG oggi ti offre 20 milioni lo devi dare e portare a Parigi. Secondo me non arriverà l’offerta, ma se arriva deve essere accettata. Se non trovano il sostituto adesso, è doppiamente grave dopo ciò che è successo in estate. Gli striscioni e i cori per Skriniar dalla Curva Nord sono stati umilianti a livello calcistico, tutti sapevamo che c’era stata la firma”.
Criscitiello: “Su Skriniar ha sbagliato Marotta. Ma ora lo slovacco parli”
Il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello ha parlato in tv del futuro di Milan Skriniar: “A Monza c’era uno striscione per Skriniar ma i tifosi sbagliano perché nessun calciatore va pregato per restare. E’ finita l’epoca dei Totti, Maldini, Zanetti e Del Piero. Se c’è un’offerta migliore si va via. Fascia o non fascia da capitano. Il vero problema è che Marotta ha sbagliato tutta la gestione dell’operazione perchè Skriniar andava venduto per 50-60 milioni di euro e poi trovavi un altro. Quell’altro poteva essere Bremer ma poi la Juve, senza una logica, ha alzato il prezzo e l’ha strappato all’Inter. Ora, però, Skriniar dovrebbe smetterla e deve dire cosa vuole fare e basta giochini”.
Criscitiello: “Inzaghi in crisi per colpa di Zhang, Marotta e Ausilio”
Il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello parla della crisi dell’Inter. Così sul retroscena Dybala delle ultime ore: “Se è vero che Inzaghi ha preferito Correa a Dybala (e credo che non sia vero) la società ha sbagliato a dargli retta e doveva prenderlo a prescindere”. Poi sul mercato in generale: “La verità è che l’Inter ha dormito sul rinnovo di Skriniar, ha dormito su Bremer, ha dormito su Dybala. E adesso volete dirmi che il problema è Simone Inzaghi?”.
Criscitiello: “L’Inter non è una società seria”
Le critiche di Criscitiello continuano: “C’è una società che fino all’anno scorso non pagava gli stipendi, non arrivava a fine mese ha registrato una perdita di 150 milioni e sono tre anni che Zhang padre non si fa vedere in Italia… facile prendersela con Inzaghi con Lukaku infortunato, la società che non ha neanche le capacità di dire alla Croazia di non convocare Brozovic. Inzaghi ha le sue colpe, sia chiaro, ma la società ha responsabilità maggiori”. Chiosa sull’alternanza in porta tra Handanovic e Onana. “Una società seria non mette in condizione il tecnico di scegliere partita per partita chi mettere in porta. Se l’Inter fosse una società seria non avrebbe prolungato il contratto ad Handanovic e non se ne sarebbe più parlato”.
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