Antonio Conte è pronto a tornare a San Siro col suo Tottenham. Gli Spurs sfideranno infatti domani il Milan negli ottavi di finale di Champions League. In conferenza stampa, l’ex allenatore dell’Inter ha presentato così la sfida: “Tornare a San Siro mi provoca grandi emozioni. All’Inter ho trascorso due anni belli e intensi in cui abbiamo fatto qualcosa di importante. Affrontiamo i campioni d’Italia e sappiamo quanto sia difficile vincere un titolo in Serie A, sono stati straordinari l’anno scorso”.
Antonio Conte, tecnico del Tottenham, in conferenza stampa dopo la sconfitta in rimonta da 0-2 a 4-2 di ieri sera sul campo del Manchester City campione d’Inghilterra, si è lasciato andare ad una battuta: “Se mi sento frustrato? Se fossi alla Juventus o all’Inter…”.
L’Inter ha battuto il Napoli primo in classifica e ha riaperto il campionato. “Inzaghi ha vinto schierando un’Inter meno inzaghiana e più contiana – scrive gazzetta.it – ma la soddisfazione per i tre punti conquistati è stata comunque grandissima. L’allenatore di Piacenza ha aspettato il Napoli, lo ha invitato a uscire dalla propria metà campo e, quando è stato aggredito dalla pressione del 4-2-3-1 azzurro, ha sfruttato gli spazi per ripartire con rapide verticalizzazioni. Come succedeva spesso nell’anno dello scudetto con Antonio Conte in panchina. Stavolta Inzaghi è stato aiutato dall’avere (pur non al top) il contropiedista Lukaku e la mossa tattica si è rivelata perfetta. Il Napoli si è trovato di fronte un’Inter compatta, che non ha cercato di arrivare al gol con una trama di passaggi come di solito fanno le formazioni di Inzaghi. Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan sono stati sontuosi nello sporcare le linee di passaggio avversarie, hanno pensato prima all’interdizione che al buttarsi in avanti alla ricerca del gol, e il motore della fuoriserie di Spalletti a San Siro non ha rombato come al solito. Merito di Simone più che demerito di Luciano”.
“Inzaghi ha completato l’opera con… le sostituzioni. Quelle che in passato gli erano costate parecchie critiche perché fatte in ritardo o senza provare a cambiare lo spartito tattico. Stavolta (anzi, non solo stavolta…) Simone ha indovinato tutto e ha garantito forze fresche al gruppo nel momento opportuno: ha gettato nella mischia Gosens e il campione del mondo Lautaro quando il Napoli voleva schiacciare l’Inter nella propria metà campo e sia il tedesco sia l’argentino hanno dato un discreto sprint nelle ripartenze. Bene anche Dumfries e Gagliardini; così così Correa, ma anche questa non è una novità”.
(FONTE: GAZZETTA.IT)