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Cosa ci lascia il pareggio con la Sampdoria? Una certezza: l’Inter soffre le lunghe competizioni

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Cosa ci lascia il pareggio dell’Inter con la Sampdoria? “I nerazzurri non sono (più?) una squadra da lunghe competizioni, dove – qualità e gioco a parte – serve essere sempre sul pezzo, in un gioco che è più dispendioso a livello mentale piuttosto che fisico, anche in una stagione logorante come questa – scrive sportmediaset.it -. C’è gioco facile a ricordare come, dopo i due successi contro il Milan (uno in Supercoppa Italiana) e aver inflitto l’unica – è bene ricordarlo, per capire il valore della rosa quando rende al massimo – sconfitta al Napoli, sono poi arrivati due pareggi e lo 0-1 interno contro l’Empoli. Più che i risultati, però, va sottolineato lo svolgimento di questi ‘esami di maturità’ falliti: ieri contro i blucerchiati, un po’ come di fronte ai toscani di Paolo Zanetti, l’approccio è stato anche buono ma, di fronte al nervosismo per non essere riusciti ad andare in vantaggio, pian piano la capacità di riuscire ad arrivare dalle parti di Audero è pian piano scemata lasciando spazio ad ansie e frenesie.

Un comportamento inspiegabile da parte di una squadra capace di alzare 4 trofei nelle ultime tre stagioni e che dunque conosce gli ingredienti per una ricetta vincente. Inspiegabile un po’ come la lite Barella-Lukaku che sì, come ha spiegato Inzaghi, è cosa di campo ma che non può non lasciare perplessi vista la teatralità tenuta dai protagonisti, in particolar modo il centrocampista che ha sempre avuto la tendenza a esagerare questo tipo di comportamenti che poi, se i risultati non arrivano, ovviamente arrivano sotto la luce dei riflettori”.

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La Redazione