Lautaro Martinez sta vivendo senza dubbio la sua miglior stagione in carriera, in campo e fuori. Il grandioso rendimento con l’Inter, il Mondiale vinto in Qatar con la sua Argentina, ma pure il secondo figlio in arrivo e il prossimo matrimonio con Agustina Gandolfo, con la quale ha ormai costruito una famiglia a Milano. Perché il Toro, all’ombra della Madonnina, sta benissimo.
Durante le ultime partite, inoltre, il numero 10 ha avuto anche “l’onore” (parole sue, nelle interviste post-partita) di indossare la fascia da capitano nerazzurra. Certo, la scelta appare al momento soltanto temporanea, viste le gerarchie che all’Inter vincolano il ruolo a chi ha messo insieme più presenze con il club. Per questo, la fascia è andata al braccio di Lautaro solo quando si sono verificate le contemporanee assenze di Handanovic, D’Ambrosio e Brozovic, e dopo la notizia che Skriniar saluterà tutti a luglio. Ma una scelta temporanea può diventare presto definitiva, specialmente se il croato (titolare domani con l’Udinese) dovesse davvero lasciare Milano in estate, in seguito ad alcuni comportamenti poco apprezzati dalla dirigenza.
“Al contrario, Lautaro è tornato dal Qatar con uno spirito indomito: prima dello stop di Genova, ha camminato sulle nuvole – scrive La Gazzetta dello Sport -. Più nel dettaglio, sta vivendo la sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo da quando è in Italia: non era mai arrivato a quota 12 reti nelle prime 22 di campionato. Semmai, il rischio è che il Toro crei dipendenza: l’argentino ha segnato tutti gli ultimi cinque gol dell’Inter in A e per trovare qualcosa di simile bisogna aprire il librone dei record interisti. L’ultimo nerazzurro che ne ha realizzati almeno sei di fila, senza che altri compagni andassero a referto, è stato Spillo Altobelli nel 1983″.
(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)
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