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Dalla sconfitta di Bologna nasce una suggestione: Thiago Motta all’Inter l’anno prossimo?

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I tifosi nerazzurri, osservando la pessima prova di ieri all’ora di pranzo, si sono giustamente concentrati sulla propria squadra e sulle lacune che in campionato sono nuovamente emerse. Ma la gara del Dall’Ara, persa malamente, ha messo anche in luce il valore degli avversari, capaci di destare un’ottima impressione negli addetti ai lavori. E c’è una certezza: Thiago Motta al Bologna sta facendo un ottimo lavoro. Al momento, con la Juventus che deve ancora giocare contro il Torino, i felsinei sarebbero addirittura in Conference League. E così oggi diversi giornali rilanciano la suggestione dell’approdo di Motta all’Inter per la prossima stagione.

Il tecnico italo-brasiliano, come ricorda La Gazzetta dello Sport, ha un contratto in scadenza con il Bologna il 30 giugno 2024 (esattamente come Inzaghi all’Inter), ma già alla fine di questa stagione vorrà un confronto con la proprietà per i programmi futuri. Il Bologna vorrebbe rinnovare, ma su Motta le voci si intensificano e arrivano anche dal Psg, laddove Galtier è a un passo dall’esonero.

Secondo La Repubblica, “Inzaghi non è in bilico, anche perché in Champions le cose stanno funzionando, ma la società ragiona e ipotizza e nelle ipotesi e i ragionamenti tira in mezzo anche Thiago Motta, che è anche in orbita Psg, di cui è stato colonna da giocatore e apprezzatissimo tecnico nel settore giovanile. Thiago Motta, contratto fino al 2024 e mai parole roboanti da consegnare ai posteri, allenerà presto una grande, anche se ha una caratteristica che nelle grandi può risultare difetto: non dipende dai giocatori ma dalle idee, difatti qui sta tranquillamente facendo a meno di Arnautovic, che prima era il senso del Bologna tutto. Tiene altissima l’intensità degli allenamenti, ha il coraggio delle scelte sorprendenti (l’esile Sosa ha azzerato il pachidermico Lukaku, Soriano all’ala è uno specchietto per le allodole) e una serenità imperturbabile. Lui la serenità la toglie ai colleghi avversari, caso mai”.

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Published by
Simone De Stefanis