Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, incontrerà domani mattina i rappresentanti di Inter e Milan per confrontarsi sul progetto del nuovo stadio, dopo le indiscrezioni secondo cui i club guarderebbero ad altre zone oltre a quella di San Siro per realizzare il nuovo impianto. “Li ho chiamati e gli ho chiesto di venire da me domattina – ha spiegato ai cronisti a margine di un evento in Comune – perché anche io a volte sono nella condizione di non avere informazioni e leggerle sulla stampa. Mentre mi è chiaro che il Milan a questo punto guarda con interesse a La Maura, non ho capito invece dove sta guardando l’Inter. Quindi domattina verranno da me per fare un po’ di chiarezza insieme”.
Sala: “Nuovo stadio? A me interessa che si rimanga a Milano”
Il sindaco di Milano Beppe Sala è tornato a parlare dello stadio, dopo che il Corriere della Sera ha parlato della nuova possibilità di un impianto a La Maura con il vecchio Meazza salvato dalla demolizione: “Non ho avuto comunicazione ufficiale dalla società”.
Le parole di Sala
“Ho letto anche io, sto sentendo. A me interessa una cosa, che si rimanga a Milano. Per questo obiettivo sto lavorando da tanto tempo. Quindi potrebbe anche essere una soluzione buona, ma onestamente non ne so ancora nulla”.
Le parole di Cassano
Antonio Cassano si è scatenato alla Bobo Tv parlando dell’Inter, reduce dal pareggio con la Samp: “Ho visto una squadra superficiale. Meritava ampiamente di vincere, ma il problema è un altro. Quando hai un allenatore, il Conte della situazione, che non mi fa impazzire ma ti dà talmente tanto veleno e sei talmente spiritato che porti a casa le partite, col Real Madrid come con la Sampdoria. Arrivi a un certo punto e a 25′ dalla fine la Samp toglie un trequartista e un attaccante per un difensore e un centrocampista. L’Inter continua a fare cambi ruolo per ruolo. Vuoi metterti a quattro? Cambiare qualcosa? Non possiamo farlo mica noi. Anche l’anno scorso in alcune partite sono entrati con superficialità. In una squadra di non campioni è importante il manico. Conte li faceva andare a mille all’ora”.
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