Esteban Cambiasso presentea San Siro alla festa dei 21 anni della Fondazione Pupi, in qualità di collaboratore della grande organizzazione portata avanti da Javier Zanetti e Paula de la Fuente. El Cuchu ha parlato ai media presenti di questo ma anche del momento che sta attraversando l’Inter.
“Se Javier dice che qui siamo come una grande famiglia, queste parole mi rendono molto felice. Noi siamo sempre presenti, sappiamo del tanto lavoro da parte sua e della sua famiglia a Buenos Aires. Ci fa piacere aiutare, pur sapendo che il nostro contributo è solo una piccolissima parte rispetto al lavoro che fanno loro”.
“Lo vivo da tifoso con la speranza che sia sempre prima in tutti i campionati e in tutte le competizioni sia locali che internazionali. Da tifoso non posso sare spiegazioni sul momento che sta vivendo la squadra, devono farlo i protagonisti”.
“Sarà una sfida bella tosta perchè il Porto è una squadra che lotta, sa giocare e ha intensità. Il vantaggio non è enorme ma le speranze di qualificazione ci sono”.
“E’ un argomento che va trattato più in profondità. A San Siro ho bellissimi ricordi, e anche brutti. Passo davanti al Meazza tutti i giorni. Ricordiamoci però che per necessità di presente e futuro è stato abbattuto anche Wembley, dove è nato il calcio. Se è stato abbattuto Wembley può succedere di tutto”.
“Non ho preferenze. Sono felice di vederli giocare e godo vederli giocare bene”.
“Stava facendo bene anche prima, poi ha vinto il Mondiale che è una soddisfazione gigante anche se avrebbe potuto viverlo diversamente. La bravura di Lautaro si vede sempre e può ancora migliorare”.