Carlo Cottarelli, economista, senatore e tifoso dell’Inter, in un’intervista a Libero torna a parlare del progetto Interspac.
“All’Inter il problema non è l’allenatore, ma sono le casse vuote. Sono due anni che la squadra deve fare campagna acquisti cercando di chiudere in attivo. E non c’è due senza tre. Così non è semplice vincere…”.
Ma il suo progetto di scalata?
“Non è una scalata ma un piano di azionariato popolare che permetta ai tifosi di portare un sostegno economico alla società, come nel Bayern di Monaco. Senza una forte campagna pubblicitaria, che ci avrebbe consentito di ottenere migliori risultati, circa 80mila interisti hanno indicato l’intenzione di investire 212 milioni. Con una buona campagna pubblicitaria si potrebbe magari arrivare al doppio, ma per una squadra come l’Inter, tenendo anche conto della necessità di abbattere il debito si sentono cifre intorno al miliardo, perciò stiamo cercando partner esterni. Ameno che il presidente Zhang non cambi idea sulla possibilità di una collaborazione tra l’attuale proprietà e l’azionariato popolare”.
Carlo Cottarelli, noto economista (neo senatore) tifoso dell’Inter, ha parlato a Radio Bruno.
“Inzaghi? Non ha cominciato benissimo, ma ora speriamo sia iniziata una fase buona da qui alla fine del campionato. A Firenze mi aspetto una squadra che confermi la ripresa delle ultime partite, che sia una buona partita per noi”.
Su Zhang.
“La cessione societaria sembrerebbe vicina. La proprietà ha delle difficoltà, perché non può portare soldi dalla Cina. C’è una data di scadenza, nel giro di un anno, per rientrare del prestito garantito da Oaktree che altrimenti diventerebbe proprietario della squadra”.
Su Interspac.
“Il progetto non si è arenato, ma non abbiamo le risorse per rilevare la società. Per l’azionariato popolare serve un partner forte che creda nel progetto e si affianchi nel finanziamento ai piccoli azionisti”.