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Da Conte a Mourinho: ecco tutti i nomi per la panchina se Inzaghi lascia

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Un rendimento insoddisfacente in campionato, ma anche un ottimo cammino nelle coppe che finora ha portato una Supercoppa in bacheca, una semifinale di Coppa Italia da giocare contro la Juventus e un ottavo di ritorno in Champions contro il Porto partendo dal leggero vantaggio di San Siro (1-0). La stagione di Simone Inzaghi alla guida dell’Inter è stata finora segnata da alti e bassi, ed è normale che in Viale della Liberazione si faccia qualche riflessione sul suo futuro considerato anche il contratto che terminerà il 30 giugno 2024.

L’Inter, solitamente, non comincia mai una stagione con l’allenatore in scadenza, per cui a fine stagione dovrà decidere con tutta probabilità se rinnovare il contratto al piacentino oppure optare per una separazione anticipata. Molto passerà dal piazzamento in campionato, quindi dalla qualificazione in Champions o meno, ma anche dal modo in cui arriverà: la dirigenza si aspetta che non sia sofferta e che si riveli invece tranquilla. Nel caso in cui l’Inter e Inzaghi dovessero dirsi addio, chi sono i papabili per la panchina nerazzurra 2023-24? Facciamo qualche nome sparso, non in ordine di probabilità, visto che la situazione è ancora molto incerta.

I nomi

Antonio Conte: nella giornata di ieri, Alfio Musmarra ha riportato un contatto informale avvenuto tra l’Inter e il leccese, ed oggi anche in Inghilterra parlano della voglia dell’attuale tecnico del Tottenham di ritornare in Italia, con i nerazzurri come indiziati principali insieme alla Juventus. Sembra francamente difficile che Conte possa decidere di ritornare a Milano, dopo aver lasciato il club in seguito all’incompatibilità con Zhang sui progetti futuri nerazzurri. La situazione economica in Viale della Liberazione non è poi cambiata così tanto, ma mai dire mai. L’unica cosa certa, in questo scenario, sembra l’addio di Conte al Tottenham a fine stagione, quando il contratto arriverà a naturale scadenza. Le opzioni sono due: il ritorno in Italia (della quale cui l’ex Inter ha detto di avere nostalgia) per guidare subito un nuovo club, oppure anno sabbatico.

José Mourinho: il tecnico portoghese è in scadenza con la Roma nel 2024, proprio come Inzaghi. Più volte ha detto di attendersi un confronto con la proprietà per decidere i programmi dei giallorossi, ma i Friedkin e lo Special One ad oggi non si sono ancora visti. Per questo, non si può escludere una separazione a fine anno, anche perché Mourinho si attende investimenti tali da fare un passo in avanti e da ambire allo Scudetto già l’anno prossimo. Scontato dire che il suo sponsor principale per un suggestivo ritorno all’Inter sarebbe il vicepresidente Javier Zanetti, legato da un rapporto eccezionale all’allenatore con cui ha centrato il Triplete. Ma Marotta avrebbe lo stesso desiderio? E José, “snobbato” nel 2019 dall’attuale dirigenza che dopo Spalletti gli preferì Conte, sarebbe disposto a tornare?

Thiago Motta: l’allenatore italo-brasiliano, dopo l’insperata salvezza ottenuta con lo Spezia l’anno scorso, quest’anno sta stupendo tutti a Bologna e attualmente si sta giocando la qualificazione in Conference League. Poco più di una settimana fa ha impartito una sonora lezione all’Inter e a Inzaghi, battendola 1-0 e meritando il successo. Dopo le esperienze italiane alla guida di squadre piccole come Genoa e Spezia, e quella in una media come il Bologna, il passo naturale sembra essere una big. E chi meglio dell’Inter, nella quale da giocatore Thiago ha militato per due anni e mezzo ottenendo successi in serie e guadagnandosi l’affetto dei tifosi?

Roberto De Zerbi: dopo gli anni convincenti a Sassuolo, il fatto che nessuna squadra italiana abbia puntato su di lui ha fatto molto rumore e probabilmente il diretto interessato non se lo aspettava. Così, ha scelto lo Shakhtar Donetsk, che ha lasciato solo per i noti eventi bellici, accasandosi poi al Brighton. In Premier sta facendo un lavoro eccezionale, tutti parlano della sua squadra e di quanto sia difficile batterla. Nonostante una rosa non al livello delle big, il Brighton gioca da top team. Che sia giunto il momento dell’esperienza in una big italiana?

Thomas Tuchel: dopo una Champions League vinta nel 2021, Tuchel è stato esonerato all’inizio di questa stagione dal Chelsea per i risultati scadenti, ma Potter non è riuscito a cambiare la situazione dopo di lui, facendo pure peggio. Secondo alcuni media italiani, Tuchel è molto stimato dalla dirigenza nerazzurra ma anche dalla Roma nel caso in cui Mourinho dovesse lasciare. E dopo le esperienze in Germania (Borussia Dortmund), Francia (Psg) e Inghilterra (Chelsea), l’Italia potrebbe essere una sfida affascinante. Se dovesse sbarcare a Milano, in quel caso sarebbe certo il mancato riscatto di Lukaku: i due al Chelsea avevano un pessimo rapporto e il tedesco è stato uno dei motivi per cui il belga ha spinto fortemente per lasciare Londra.

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Published by
Simone De Stefanis