Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia di Porto – Inter, ritorno degli ottavi di finale di Champions League.
“Abbiamo analizzato e abbiamo visto. Però è il passato e dobbiamo pensare alla partita di Oporto. Partite perse come quelle con lo Spezia capitano raramente per quello che si è visto in campo. Adesso ci aspetta uno stadio caldo e una squadra che ha lo nostro stesso obiettivo. Ci giocheremo le nostre chance nel migliore dei modi”.
“Partite come quella di domani le abbiamo affrontate anche lo scorso anno. Possiamo fare un grande salto arrivando tra le prime otto. Adesso gli ottavi sono un ricordo dell’anno scorso e adesso vogliamo andare ancora pià avanti. Doamni sarà ancora più difficile e stimolante. Dovremo avere grande concentrazione, loro sono preparati a questo genere di sfide”.
“A Barcellona fece una grande gara. Mi mandò fuori meritatamente ma fece una gara perfetta. E’ uno dei migliori arbitri in Europa”.
“Ho parecchi nodi da sciogliere. Skriniar è fermo da due settimane e mezzo, oggi ha fatto il primo allenamento in gruppo e ha lavorato molto per essere disponibile domani. Dovrò valutare. C’è anche Correa recuperato che può darci una mano. Non ho deciso su chi giocherà in attacco tra Dzek , Lautaro e Lukaku”.
“Ci stimola, certamente. Noi possiamo controllare quello che viene dal campo e dalla squadraDomani ci sarà la resa dei conti dopo il primo round di San Siro”.
“Dopo ogni match ci si parla sempre, sia nel bene che nel male. Quando ci sono sconfitte pesanti come quelle con lo Spezia bisogna restare uniti. I ragazzi li ho visti sempre uniti”.
“Guardate cosa abbiamo fatto in Champions. Ai sorteggi dei gironi i pronostici di voi giornalisti erano altri, ma noi ci abbiamo sempre creduto. Domani ci aspettano altri 90 minuti più recupero dopo la vittoria nell’andata”.
“So come funziona il calcio. So chi muove le critiche e come lo fa. Non voglio rispondere certamente oggi a questo, faremo parlare il campo”.
“Sappiamo che domani affronteremo una squadra completa, di quantità, qualità ecc… Sappiamo che le italiane hanno sempre sofferto con il Porto. Noi ci siamo preparati al meglio, guardando sia a loro che a noi stessi”.