Matteo Dotto su sportmediaset.it stronca Antonio Conte, tra i papabili a sostituire Simone Inzaghi, dopo l’eliminazione in Champions:
“A proposito di Europa, non stupisce l’uscita di scena di Conte con il suo Tottenham. Quasi imbarazzante il suo score in Champions alla guida peraltro sempre di top club. Soltanto 15 le vittorie su un totale di 44 partite con questi imbarazzanti risultati: fuori agli ottavi con il Tottenham e con il Chelsea (2018); fuori nella fase a gironi con appendice Europa League con la Juve (2014) e l’Inter (2020); fuori da tutto nella fase a gironi con l’Inter 2020-21; miglior performance, i quarti con la Juve 2013. Semmai a distanza di giorni continuano a fare discutere le sconcertanti dichiarazioni del tecnico leccese post sconfitta contro il Milan. Breve riassunto in tre puntate delle perle “contiane” ai microfoni di Amazon.
1) “Abbiamo incontrato i campioni d’Italia, a livello di storia il peso dei due club è decisamente a vantaggio del Milan”: diciamo che quando si sono trovate di fronte a Londra il Tottenham era quarto nella prestigiosa Premier League e il Milan quinto nella decadente Serie A. E in tempi recenti il Tottenham (che curiosamente Conte considera alla stregua, con tutto il rispetto, di una sorta di Chievo londinese…) ha giocato, guidato in panchina da Pochettino, una finale di Champions nel 2019 eliminando tra le altre il Borussia Dortmund e il Manchester City di Pep Guardiola.
2) “C’è tanta strada da fare, io sono qui da 14 mesi non si può pretendere più di tanto, l’anno scorso questa squadra è stata eliminata in Conference League dal Nura”: contro la squadra slovena, numero 330 del ranking, in panchina sedeva proprio Conte Antonio da Lecce…
3) “Bisogna determinare di più nella fase offensiva”: certo, non segnare neppure un gol al Milan in 180 minuti (di cui 90 con Tatarusanu tra i pali) creando solo un paio di occasioni è poca cosa. Soprattutto se in attacco puoi disporre di tre fantastici frombolieri come Kane (miglior cannoniere nella storia dei Tre Leoni d’Inghilterra), Son (224 reti tra Amburgo, Bayer Leverkusen, Tottenham e nazionale sudcoreana) e Richarlison (centravanti della Seleçao strappato in estate all’Everton per quasi 60 milioni).
Insomma, il solito Conte piagnone. Pronto a mollare il Tottenham a fine stagione e a riproporsi in qualche grande del calcio italiano. Il tutto dopo aver salutato la Juve durante il ritiro precampionato del 2014-15 (“Non possiamo stare al tavolo di un ristorante da 100 euro con soli 10 euro…”: a fine stagione Allegri con la Juventus “versione 10 euro” oltre all’accoppiata scudetto-coppa Italia raggiunge la finale di Champions persa contro il Barcellona di Messi, Suarez e Neymar dopo aver eliminato il galactico Real di Cristiano Ronaldo) e dopo aver mollato l’Inter dopo la conquista dello scudetto 2021 e dietro robusta buonuscita da 7 milioni (non accettando il ridimensionamento dei costi imposti dalla società: a fine stagione Inzaghi, arrivato comunque agli ottavi di Champions, porterà in dote Coppa Italia e Supercoppa Italiana). In Inghilterra solo Guardiola guadagna più di Conte: 18 milioni di euro netti all’anno. Il ritorno in Italia potrebbe valer bene un piccolo taglio all’ingaggio…”.