L’Inter passa il turno e si piazza nel Rotary del calcio europeo, quei quarti che sono una SuperLega di fatto, le migliori otto a giocarsi tra loro il titolo dell’intero continente.
“L’Inter ci va con pieno merito, senza sgraffignare niente a nessuno, tanto meno al Porto, che tra andata e ritorno ha prodotto solo fumo – scrive il Corriere dello Sport –. Dalla cosiddetta partita di 180’ esce sicuramente la migliore, o se non vogliamo enfatizzare inutilmente diciamo pure la meno peggio. Una squadra più di lotta che di governo. Ma una squadra”.
Un bel pezzo di questa qualificazione porta il nome di André Onana che “chiude la porta e diventa decisivo regalandosi una serata da eroe con deviazione sul palo. Serata strana e definitiva: il portiere con la fama da pazzoide che invece diventa monolite di ghiaccio, neanche avesse rubato freddezza al suo mitologico compagno di banco Handanovic. Non siamo tanto abituati a parlare di portieri, a celebrare portieri, a mettere in copertina portieri, ma questi ottavi di Champions meritato uno strappo alle abitudini. Se l’Inter centra il suo bersaglio, deve fare almeno un bustino in portineria a Onana. Non è segno di debolezza, non diminuisce nulla: il portiere fa parte della squadra, se la squadra c’è deve avere un bel portiere. L’Inter ce l’ha”.
Voto 8: “Da un palo all’altro, nel primo tempo se la cava con due tuffi e uno spavento, risolto da Dimarco. Reattivo su un altro tiro viscido di Grujic e poi spettacolare nel finale, con la deviazione sul palo. Tra andata e ritorno è l’uomo chiave”.
(Corriere della Sera)
Voto 7.5: “Per 90 minuti è attento e reattivo in uscita, ma nel recupero è miracoloso quando devia al 95’ sul palo il colpo di testa ravvicinato di Taremi”.
(Tuttosport)
Voto 7,5: “Reattivo su Grujic e poi soprattutto su Taremi, spingendo sul palo la sua deviazione ravvicinata. Deve dire grazie a Dumfries, ma dà sicurezza a tutta la difesa”.
(Corriere dello Sport)