Paolo Di Canio, in un’intervista per Tuttosport, ha parlato della stagione in corso partendo dalle milanesi, che l’anno scorso si sono giocate lo Scudetto fino all’ultimo ma quest’anno non sono riuscite a ripetersi. “Per me partivano come favorite. Mi ha sorpreso il crollo verticale del Milan a gennaio e non pensavo a questo percorso di alti e bassi dell’Inter, soprattutto dopo la vittoria di inizio anno contro il Napoli. Entrambe stanno andando molto bene in Europa, ma in Serie A si aggrappano all’alibi del Napoli che vola e questo non basta”.
Secondo l’ex attaccante, finire fuori dalle prime quattro, “pensando anche al monte ingaggi della Lazio, sarebbe devastante, tecnicamente ed economicamente. Sarebbe meglio uscire ora dalla Champions per non fallire l’obiettivo minimo in Serie A. Inter-Benfica? Il Benfica è molto più forte del Porto. L’Inter gioca meglio con le squadre che non si chiudono e con due buone prestazioni potrebbe farcela, però dico Benfica 51% e Inter 49%“.
Di Canio, poi, si concentra sulla gestione di Simone Inzaghi, suo ex compagno di squadra ai tempi della Lazio. “La cosa peggiore dell’Inter è la non capacità di rigenerarsi dopo una bella prestazione. È come se i due anni di Conte non avessero insegnato nulla, non hanno acquisito la sua cattiveria agonistica. Inzaghi ha vinto due Supercoppe e una Coppa Italia, un merito che gli va riconosciuto, però non ci si può fermare qui. Dopo un anno e mezzo all’Inter, mi viene da pensare che Inzaghi non sia perfetto per un grande club, è mancato un salto di qualità, un’evoluzione rispetto agli anni di Roma. Una differenza che si nota con Pioli. Stefano non ricorda a ogni gara sbagliata di aver vinto lo Scudetto, ma è critico con se stesso e i giocatori. Inzaghi, e lo dico con tutto il bene del mondo, forse non ha ancora capito dove si trova“.
Un parere, poi, su Romelu Lukaku, il cui ritorno all’Inter è stato finora deludente: “Quelli che un paio di anni fa si sono esposti dicendo che Lukaku era fra i primi tre-cinque attaccanti al mondo, che dicono ora? Purtroppo è limitato in tante cose, gli manca anche la lettura di alcune situazioni in campo. Il problema sta poi nella testa: lo hanno fatto sentire il più forte di tutto, ma se non è al centro del mondo viene fuori la sua insicurezza“.
Di Canio parla poi della prossima destinazione di Antonio Conte, destinato a separarsi dal Tottenham adesso o a fine stagione: “Tutto può succedere, ma non credo che dopo le ultime esternazioni ci sia qualcuno in Inghilterra che lo possa riprendere. Forse tornerà in Italia, ma dovrà accontentarsi di uno stipendio molto inferiore. Magari alla Juventus al posto di Allegri oppure all’Inter, se immagina che il Napoli l’anno prossimo possa non ripetersi. Io spero che Inzaghi finisca bene e rimanga, ma Antonio starà pensando che con la sua esperienza, due-tre ritocchi e magari un nuovo prestito di Lukaku, potrebbe riportare l’Inter allo Scudetto“.
(FONTE: TUTTOSPORT)