Si parla molto di un’Inter in vendita, della volontà di Suning di trovare un compratore robusto. Ma quanto è appetibile un club come l’Inter sul mercato? L’analisi di calcioefinanza.it.
“L’Inter, nonostante i continui proclami di progetto a lungo termine da parte di Suning, potrebbe passare di mano se proprio al gruppo cinese dovesse pervenire una offerta ritenuta soddisfacente. Tanto che Raine Group e Goldman Sachs continuano a sondare il mercato, alla ricerca di potenziali offerenti dopo il mandato ricevuto nei mesi scorsi. E’ evidente che la situazione economica dei nerazzurri incida particolarmente su una eventuale compravendita, considerando che il club ha una posizione finanziaria netta negativa per quasi 300 milioni, debiti complessivi per oltre 850 milioni e quindi paga interessi annui per oltre 40 milioni. Oltre al tema del finanziamento da 300 milioni che Suning dovrà restituire a Oaktree entro il maggio 2024 (con difficoltà sul fronte del rifinanziamento).
Questo detto è pur vero che da qualche anno a questa parte la società nerazzurra, soprattutto per merito dei due amministratori delegati Giuseppe Marotta e Alessandro Antonello, ha intrapreso un processo di risanamento, soprattutto in termini di contenimento costi, volto a migliorare i conti del club.
Inoltre quest’anno potrà contare su un fattore in più: l’Inter è infatti a un solo passaggio dalla stagione “perfetta” in termini di ricavi da biglietteria. La società nerazzurra ha infatti sempre avuto un grande sostegno sia in termini numerici che di incassi dai propri tifosi.
Prova ne sia il fatto che dal 2000 per esempio l’Inter ha vinto lo “scudetto” delle presenze allo stadio in Serie A per ben 13 stagioni su 21.
E anche quest’anno è impegnata in un testa a testa con i cugini cittadini del Milan. In particolare è molto interessante, agli occhi degli investitori che osservano attentamente il comportamento della base dei tifosi quando le cose vanno male, il dato della stagione 2012/13 quando la squadra, pur arrivando nona in Serie A (peggior risultato in classifica dal 13° posto nel 1993/94), fu la più seguita allo stadio nel campionato italiano (con una media di 46.551 spettatori a partita).
Ma oltre a questo contributo costante, in questa stagione le casse nerazzurre potranno beneficiare su un elemento in più. La squadra infatti ha già raggiunto la semifinale di Coppa Italia, dove si prevede un nuovo pienone nella partita di ritorno visto che l’avversario è la Juventus. Inoltre dovrà giocare presto i quarti di finale di Champions League contro il Benfica, dove è previsto un altro tutto esaurito. Qualora gli uomini di Inzaghi dovessero centrare il passaggio alle semifinali della più prestigiosa competizione europea con un ulteriore prevedibile sold out, la squadra non solo garantirebbe alla società i relativi bonus UEFA ma anche il massimo possibile in termini di partite da giocare in casa e quindi i relativi incassi da ticketing, considerando che nelle finali sia di Coppa Italia che di Champions i ricavi e le strategie della biglietteria non dipendono solo dal singolo club.
E questa eventualità equivarrebbe a una grande boccata d’ossigeno per i conti nerazzurri, se si pensa che nel 2020/21 proprio la mancanza di incassi legati agli stadi chiusi per la pandemia era stata alla base delle tensioni di cassa che imposero alla società di siglare con i giocatori una intesa sul rinvio del pagamento di alcune mensilità dello stipendio e salvare una stagione che portò al 19esimo scudetto.
È evidente però che quello su cui punta Suning per poter rendere l’Inter appetibile agli investitori ai prezzi voluti (si parla di almeno 1 miliardo) passa necessariamente per il nuovo stadio. Nei piani di Inter e Milan infatti è il nuovo impianto che dovrebbe essere il vero volano per accelerare i ricavi e quindi migliorare la situazione delle due società”.
(FONTE: calcioefinanza.it)
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