Arrigo Sacchi, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato di Antonio Conte, da poco sul mercato degli allenatori liberi in seguito alla risoluzione consensuale con gli Spurs: “Considero Antonio Conte uno dei migliori allenatori del panorama europeo e, dopo aver lasciato il Tottenham, il suo possibile ritorno in un club italiano non può che farmi piacere: ritroveremmo un tecnico che ha acquisito ancora più esperienze e conoscenze da mettere a disposizione dei suoi giocatori. Antonio è uno che fa la differenza in panchina, uno che ti porta a vincere gli Scudetti (Juve e Inter ne sanno qualcosa), uno che dà la vita per il calcio e per il suo lavoro”.
Il tecnico di Fusignano, inoltre, ha avuto Conte come giocatore ai Mondiali del 1994, quando ricopriva il ruolo di ct della Nazionale: “Anni dopo, quando aveva ormai smesso, mi confessò che, ritornato in camera, scriveva su un quaderno tutti gli esercizi che facevamo durante gli allenamenti. Aveva già la mentalità da tecnico, ragionava come se dovesse guidare una squadra. Nel tempo si è visto come questa predisposizione, che lui ha saputo sempre migliorare, sia stata utile. Certo, qualche difetto ce l’ha pure lui. Ad esempio, siccome spesso ha avuto allenatori tattici, ha la tendenza a sbilanciare un po’ le sue squadre all’indietro, ma sta facendo progressi anche sotto questo punto di vista. Se mi si chiede di definire Conte in una sola parola, dico che è una certezza. Le sue squadre, anno dopo anno, migliorano sempre, se seguono i suoi consigli, perché Antonio è uno che non si accontenta. Logico che adesso le grandi società si mettano in fila per lui. Soprattutto Inter e Juventus, si dice”.
Ma dove dovrebbe tornare Conte? A Milano o a Torino? “Io credo che lui si troverebbe meglio con i bianconeri, perché a Torino è stato una vita prima da giocatore e poi da allenatore. Ha vinto tanto, è rispettato e amato dalla gente”.