La stagione dell’Inter non ha soddisfatto la dirigenza, letteralmente infuriata per l’andamento in campionato cui fa da contraltare quello nelle coppe. Per questo motivo, l’intenzione sarebbe quella di continuare con Simone Inzaghi fino al termine dell’annata a meno di figuracce nei prossimi 10 giorni, quando i nerazzurri saranno attesi da tre trasferte in altrettante competizioni contro Juventus (Coppa Italia), Salernitana (Serie A) e Benfica (Champions League). Se si dovesse optare per un esonero in corsa, l’unico candidato è l’attuale tecnico della Primavera, Cristian Chivu, che farebbe da traghettatore. I ragionamenti della società, però, riguardano la panchina del prossimo anno. Ecco tutti i candidati, secondo La Gazzetta dello Sport.
1) Antonio Conte. Il propulsore verso un possibile ritorno del salentino in nerazzurro sarebbe la sua gran voglia di allenare nuovamente in Italia. Tuttavia, Suning ad oggi non sarebbe disposta a garantirgli nuovamente i 12 milioni percepiti nel biennio 2019-2021, e lo stesso Conte dovrebbe accettare il ridimensionamento imposto da Zhang sul mercato. Condizione indispensabile per un ritorno del salentino è la qualificazione alla prossima Champions League, che serve ad evitare un mercato all’insegna delle cessioni di tutti i big.
2) Roberto De Zerbi (nella foto). Per l’attuale allenatore del Brighton, c’è già stato un incontro durante la sosta per le nazionali in quel di Miami. Esponenti dell’Inter hanno incontrato in quella sede Tony Bloom, presidente e proprietario del club inglese, per informarsi sulla clausola rescissoria stimabile fra i 10 e i 15 milioni che serve a liberare De Zerbi per riportarlo in Italia. L’ex Sassuolo potrebbe essere un’opzione anche in caso di mancata qualificazione in Champions, a differenza di Conte.
3) Thiago Motta. Il profilo piace, e anche le sue doti umane sono molto apprezzate dalle parti di Viale della Liberazione. L’italo-brasiliano ha un passato glorioso all’Inter di due anni e mezzo, conditi da sei trofei. Soprattutto, però, il suo percorso al Bologna non sta passando inosservato, così come la duttilità che sta dimostrando e anche la personalità nel tenere fuori giocatori di primo livello come Arnautovic. Anche lui, come De Zerbi, è una possibilità anche in caso di Europa League.
4) Mauricio Pochettino. L’allenatore argentino è attualmente libero, ma ha come priorità il Real Madrid nel caso in cui dovesse avvenire una separazione da Carlo Ancelotti. Qualche settimana fa c’è stato un contatto con l’Inter: niente di più che una prima chiacchierata conoscitiva, un sondaggio tentato dai vertici nerazzurri. Dopo le esperienze in Liga (Espanyol), Premier League (Southampton e Tottenham) e Ligue 1 (Psg), Pochettino potrebbe essere interessato all’Italia nel caso in cui non si concretizzasse la possibilità Real Madrid. In questo caso, qualificazione Champions condizione propedeutica ad ogni discorso.
5) Diego Simeone. Sono praticamente dieci anni che il Cholo dichiara di voler allenare l’Inter, un giorno. E allora, se a fine stagione dovesse consumarsi l’addio fra l’argentino e l’Atletico Madrid, è quasi naturale che la destinazione nerazzurra venga tenuta in conto. Tuttavia, bisogna considerare l’ingaggio monstre, che al momento si attesta sui 22 milioni di euro: cifre galattiche per l’Inter di Zhang. Servirebbe la disponibilità di Simeone ad abbassare le pretese di almeno 12 milioni: molto, molto difficile.