Non c’è neppure il tempo di respirare, per questa Inter. A nemmeno 72 ore dal rocambolesco pareggio con annesse polemiche dell’Allianz Stadium, oggi alle 17 i nerazzurri saranno di nuovo in campo per la delicatissima trasferta dell’Arechi di Salerno, diventata fondamentale vista la classifica che li costringe a rimanere aggrappati alla zona Champions League (attualmente, il quarto posto è condiviso con la Roma).
La vigilia interista è stata caratterizzata, ancora una volta, dal silenzio di Simone Inzaghi: il tecnico piacentino non ha parlato neanche questa volta in conferenza stampa con i giornalisti. Un particolare che non è sfuggito a La Gazzetta dello Sport. “Dopo la bufera, un silenzio stridente. Quella di Simone Inzaghi pre-partita sta diventando una strana abitudine, quasi una forma estrema di auto-tutela: da dopo la sosta per il tecnico dell’Inter zero contatti con l’esterno, esclusi quelli ufficiali con i canali del club o quelli obbligatori con le tv dopo i match. Nessuna tradizionale conferenza nel giorno della vigilia, l’ultima risale al 18 marzo in vista di Inter-Juve di campionato“.
Come spiegare il silenzio di Inzaghi? Probabilmente, il tecnico nerazzurro è consapevole che la maggior parte delle domande gli verrebbero rivolte a proposito del suo futuro all’Inter, che viene considerato molto in bilico anche con un eventuale piazzamento in Champions League. C’è, forse, anche una certa quota di risentimento per la grande mole di critiche ricevute, specialmente dopo l’ennesima sconfitta contro la Fiorentina, che Inzaghi ha ritenuto ingenerose. Per questo, il tecnico ritiene che il modo migliore di tutelarsi sia quello di limitare i “contatti con l’esterno” e parlare solo in circostanze obbligate, come nelle interviste post-partita.