Ha risposto così Simone Inzaghi nel post Inter-Monza ai microfoni di Dazn.
“Ci siamo innervositi. La squadra chiaramente vuole questa vittoria in campionato che non arriva. Dovevamo andare in vantaggio nel primo tempo. Poi ci siamo innervositi, abbiamo concesso qualche ripartenza. Una squadra matura non deve innervosirsi così troppo presto. Ho provato con dei cambi. Ci vuole pià decisione e cattiveria per indirizzare le partite. Sconfitta fotocopia delle altre. Anche stasera il portiere ha respinto tutto. Partita 25 tiri a 2 e parliamo di una sconfitta che rallenta il nostro percorso e cidà una grande delusione. Ci eravamo preparati al massimo in questi due giorni e mezzo”.
“Bisogna continuare a lavorare. Ero tranquillo alla vigilia per come ci eravamo preparati, poi abbiamo visto tutti come è andata. Una sconfitta molto pesante”.
“Le partite sono preparate tutte nel modo giusto. Non è assolutamente vero che la squadra non ha motivazioni in campionato. In campionato i numeri sono migliori ma poi arrivano sconfitte come quella di stasera o con la Fiorentina. Il risultato influisce ma non ci deve condizionare. Ci sono ancora 8 partite per poter recuperare, però stiamo perdendo punti pesanti”.
“Come ho detto prima, in questo due giorni e mezzo ho visto grande concentrazione. Alla vigilia era sereno. Giocando così tanto faticano tutti. A livello di fatica e impegno non posso dire nulla alla squadra. Normale che la terza sconfitta consecutiva davanti ai nostri tifosi fa male, ma per come si è sviluppata è assolutamente immeritata”.
“Ho cercato di cambiare qualcosa. D’Ambrosio aveva qualche problema, sennò stasera avrebbe giocato. Non ho voluto stravolgere perché a Salerno la squadra aveva fatto una buona gara al di là del risultato. Stasera la fotocopia. Dobbiamo incidere più sull’episodio che è la cosa che determina più la gara”.
“In 16 mesi siamo passato dall’essere il migliore attacco a una difficoltà oggettiva. Segnamo poco, quando invece in altri momento segnavamo sempre. L’unica cosa che possiamo fare è lavorare. Gli attaccanti sono convinti in quello che fanno, ma vedendo come vanno le cose non basta. Se i portieri ci parano tutto è anche colpa nostra, mia in testa”.