Riavvolgiamo il nastro. Lunedì 17 aprile La Gazzetta dello Sport si dice certa che il (secondo) matrimonio fra Romelu Lukaku e l’Inter sia destinato a concludersi, stavolta definitivamente, a fine stagione. Due giorni prima, l’Inter ha incassato l’ennesima sconfitta in campionato contro il Monza e la prova del belga non ha raggiunto la sufficienza. Per questo, la dirigenza sarebbe insoddisfatta e avrebbe preso la decisione di non trattare un prestito-bis con il Chelsea.
Da quel momento in poi, i nerazzurri si sono qualificati in semifinale di Champions League pareggiando con il Benfica, Romelu è entrato nel secondo tempo facendo il suo e contribuendo al gol di Correa per il 3-1, cominciando l’azione. Successivamente, il numero 90 è stato al centro dei dibattiti: prima sul ricorso respinto dalla Corte d’Appello in merito alla squalifica comminatagli per doppia ammonizione contro la Juventus, poi sulla grazia concessa da Gabriele Gravina nella giornata di sabato. A Empoli, Big Rom si è preso ulteriormente la scena, stavolta sul campo: ha trovato il gol su azione in campionato che gli mancava dal 13 agosto, segnando una doppietta che ha rispolverato il ricordo del Romelu che fu, avvicinandolo al Romelu del presente soprattutto in occasione del secondo gol: difensore puntato, doppio passo, bomba di sinistro, gol.
L’indizio nelle dichiarazioni
Lukaku ha sicuramente le potenzialità per essere l‘uomo della volata finale, per caratteristiche e per personalità. Inzaghi avrà un assoluto bisogno dei suoi strappi nei momenti in cui la squadra accuserà inevitabilmente la stanchezza, se consideriamo il calendario folle ma stimolante dal quale l’Inter è attesa da qui a giugno. Ma a questo punto, è anche lecito chiedersi cosa sarà del futuro di Lukaku. Ebbene, un indizio arriva dalle sue dichiarazioni a caldo, dopo il match di Empoli: “Restare all’Inter? Sì, ma ragazzi, bisogna fare attenzione su quelle cose perché ci sono gli altri dall’altra parte, bisogna fare attenzione su quelle cose…“.
Il riferimento a “gli altri” è molto chiaro: si tratta del Chelsea che ne detiene il cartellino. Lukaku ha fatto intendere di non poter dire troppo sulla sua volontà proprio per non infastidire i Blues e non irrigidirli in un’eventuale trattativa. “Eventuale”, appunto, non “improbabile” come qualche giorno fa veniva dato per scontato. Se Romelu fosse stato convinto di non poter proseguire con l’Inter, avrebbe risposto in un altro modo, magari limitandosi ad aggirare la domanda. E invece le sue sono proprio dichiarazioni di chi ci spera, ma soprattutto di chi sa che è ancora possibile. La sensazione è che nulla sia definito: sarà il campo a decidere se c’è ancora margine per un Lukaku nerazzurro.
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