Alessandro Altobelli, indotto nella Hall of Fame del Calcio Italiano, ha parlato a Figc.it: “Ricevere questo premio è una bella sorpresa e una grande soddisfazione. Non è da tutti entrare a far parte della storia del calcio italiano, servono sacrifici e bisogna farsi trovare pronti nei momenti cruciali. Devo ringraziare tutti i compagni di squadra dell’Inter e tutti i grandi campioni con cui ho avuto la fortuna di giocare in Nazionale”.
“Dopo il secondo anno a Brescia mi volevano tutti: Milan, Juventus, Inter. La fortuna volle che il presidente del Brescia era Francesco Saleri, tifosissimo dell’Inter. Fu lui ad accompagnarmi a Milano per la firma. Chi assomiglia ad Altobelli nel calcio di oggi? È un’epoca diversa, faccio fatica a fare dei confronti. Lautaro Martinez e Lukaku? Diciamo che ero un buon mix di tutti e due. Ero veloce, calciavo bene con entrambi i piedi e di testa dicevo la mia. Non ero un fenomeno, ma sapevo fare tutto. Nelle gare da dentro o fuori l’Inter è più forte, quando c’è un obiettivo di lunga durata fatica. E poi dice tutto la canzone: ‘Pazza Inter amala’. È una squadra che può battere qualunque avversaria e che non vince facilmente nemmeno con l’ultima in classifica. Un po’ ci assomigliamo, forse non è un caso che ci siamo sposati…”.