Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, ha parlato al Teatro Sociale di Sondrio in occasione di un’incontro organizzato da Confindustria Lecco e Sondrio. L’ex capitano ha parlato della sua avventura da giocatore, partendo dalle più grosse delusioni in maglia nerazzurra: l’Euroderby in semifinale di Champions del 2003 (che si riproporrà quest’anno) e il 5 maggio 2002.
“Nel 2003 fu difficile da digerire: era un derby e fummo eliminati senza perdere. Lo scudetto perso nel 2002 fu una delusione enorme e una sofferenza perché vedemmo i tifosi tristi. Dopodiché, le strade erano due: andare via dall’Inter o rimanere. Io ho sempre creduto che stessimo lavorando bene e che sarebbe arrivato il nostro momento. Per me l’Inter, così come per il presidente Moratti, è sempre stata una famiglia“.
Si passa poi al momento più bello, ovvero la vittoria della Champions il 22 maggio 2010. “Fu un momento unico, una notte che rimarrà sempre dentro di noi e di ogni tifoso dell’Inter: è stata una gioia che non avrà mai fine, abbiamo scritto una pagina di storia importante per una società come la nostra”.
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