Una prima parte di stagione da protagonista assoluto, poi la flessione da metà gennaio in poi: la stagione di Edin Dzeko, finora, è stata a due facce. Tuttavia, come fa notare anche il Corriere dello Sport, una cosa non è mai venuta meno: la fiducia e la stima di Simone Inzaghi nei suoi confronti. Certo, fino al rientro di Lukaku è stato titolare fisso per forza di cose; con il belga arruolabile, invece, il numero 9 si è alternato con il 90, ma ciò che salta agli occhi è che nelle partite da dentro o fuori (quelle di Champions League e Coppa Italia) il bosniaco sia sempre rimasto titolare insieme a Lautaro, mentre in campionato ormai la coppia consolidata sia quella composta da Lukaku e Correa.
Oggi a Verona, però, le cose inevitabilmente cambieranno. L’Inter, infatti, gioca a soli tre giorni di distanza dall’ultimo impegno ed è per questo che il tecnico dovrebbe scegliere Lautaro e Dzeko al Bentegodi. Dal Cigno di Sarajevo ci si attende un acuto, che si traduce in quel gol che manca dal 18 gennaio, giorno della Supercoppa in Arabia fra Milan e Inter. Tre mesi e mezzo sono un’astinenza che deve trovare una fine.
Dzeko, fra l’altro, si gioca anche un posto nell’euroderby di Champions. Con un Lukaku che scalpita e che contro la Lazio si è rivelato decisivo pur senza segnare, con due assist, anche i tifosi chiedono a gran voce il ritorno in pianta stabile della Lu-La. Ma Edin non ha ancora detto la sua ultima parola, e a Verona ci si attende una prova convincente per guadagnarsi una maglia da titolare in un doppio confronto leggendario.
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