Nel finale di Verona – Inter c’è stato spazio anche per Mattia Zanotti, così ai microfoni di Inter Tv a fine partita:
“Sono entrato con tanta voglia, con questi compagni è tutto facile ed è stato molto bello. Mi aiutano molto i compagni, mi hanno incoraggiato, mi sono stati vicini e sono stato tranquillo. Il mister mi ha dato giusto qualche indicazione e sono andato. Ora devo confermarmi e farmi vedere il più possibile”.
Classe 2003, fa l’esterno destro e ha come caratteristica principale la duttilità. Infatti può giocare da terzino ma, all’occorrenza, può fare l’esterno di centrocampo e la mezzala.
Nativo di Lonato sul Garda, in provincia di Brescia, è cresciuto proprio nelle giovanili del club biancazzurro. Nel 2017 il trasferimento all’Inter, per essere aggregato all’Under 15. Al primo anno è arrivato subito lo scudetto di categoria con la squadra nerazzurra, con tanto di gol in finale nel 5-0 rifilato alla Juventus. Armando Madonna, allenatore della Primavera dell’Inter fino alla scorsa stagione, ha creduto in lui, promuovendolo dall’Under 18 alla seconda squadra del club. A inizio anno ha dovuto attendere che arrivasse il suo momento, ma nella seconda parte della stagione è stato titolare inamovibile. Zanotti ha conquistato il posto, sfruttando anche qualche infortunio nel reparto difensivo, e partita dopo partita ha convinto Madonna a non rinunciare più a lui. Una stagione che lo ha portato ad acquisire consapevolezza e personalità, mostrate poi anche quest’anno nonostante il cambio in panchina. Da Madonna a Chivu: anche il rumeno sta dimostrando di non voler mai rinunciare al suo capitano, che proprio con uno degli eroi del ‘Triplete’ del 2010 vuole completare il suo percorso di crescita nelle giovanili nerazzurre. In questi anni è migliorato tantissimo, mettendo in mostra grande intelligenza tattica abbinata a buone qualità tecniche. Ha corsa, sostanza e tanta fisicità, tanto da essere soprannominato ‘Il Trattore’.