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Inzaghi: “Euroderby, sarà uno scoglio durissimo. La partita più importante della mia carriera? Sì”

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Alla vigilia della semifinale d’andata di Champions League, il derby Milan – Inter, Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa.

Inter nella miglior condizione fisica e mentale

“Chiaramente le qualificazioni in semifinale di Champions e in Coppa Italia ci hanno fatto preparare al meglio le partite. Domani sarà una semifinale di Champions, il derby. Non nascondiamo l’importanza che ha per noi e per i nostri tifosi. Vogliamo affrontarlo nel migliore dei modi”.

Descrivi i momenti di Lautaro e Correa?

“Sappiamo che ci sono momenti per tutti, specialmente per gli attaccanti Abbiamo avuto un momento dove gli attaccanti non riuscivano a concretizzare. Adesso sono tutti tornati a segnare. Ero tranquillo prima e lo sono adesso. Il problema è quando un attaccante non riesce ad avere occasioni, ma le occasioni ci sono sempre state. Devono continuare così”.

Il margine di errore è basso. Come arriva la squadra?

“Di spirito arriva bene. Servirà testa e cuore. Del cuore non ho dubbio, la testa dovremo essere bravi ad usarla perché ci saranno imprevisti e la gara si gioca sui 180 minuti”.

Come si riesce a trovare l’equilibrio giusto tra andata e ritorno?

“Di derby in questi mesi ne abbiamo fatti sette. Abbiamo vinto e perso. Sono gare che ci possono dare spunti importanti. Allo stesso tempo sappiamo che ogni partita è un discorso a sè. Ci saranno momenti dove dovremo attaccare ed altri nei quali dovremo soffrire da squadra”.

Imbarazzo della scelta su chi schierare domani?

“Imbarazzo no. A centrocampo ho possibilità di scegliere. In questi giorni si è parlato tanto di scelte. Sulle corsie c’è stato l’infortunio di Gosens e dobbiamo decidere se convocarlo, le rotazioni sono limitate. In difesa con l’assenza di Skriniar speriamo di recuperare D’Ambrosio. A centrocampo e in attacco ci siamo. Sulle corsie e in difesa abbiamo rotazioni limitate e con le partite ravvicinate è un problema”.

Milan bravo con il baricentro basso e in ripartenza. Come avete studiato questa situazione. E Leao?

“Di Leao conosciamo le qualità del giocatore. Potrebbe esserci o non esserci e prenderemo le misure senza stravolgere i piani. Sappiamo che il Milan è una squadra di qualità, molto ben allenata. Non è solo una squadra di ripartenze, sa giocare ha un ottimo palleggio. Dovremo essere bravi in tutte le fasi della partita”.

Sta preparando la gara in base a Leao?

“Su Leao non ho certezza. Come ho detto conosciamo le qualità. In queste partite ogni giocatore chiamato in causa darà il massimo”.

Scelte di formazione. Brozovic o Calhanoglu?

“Manca ancora l’allenamento del pomeriggio. Faremo una sgambata. A centrocampo e in attacco ho la possibilità di scegliere. Sono tranquillo perché i ragazzi sanno che se non saranno utilizzati dall’inizio potranno essere utilissimi a partita in corso. Farò le mie scelte dopo l’allenamento di oggi”.

Pioli ha detto che l’Inter è favorita

“Favorita o non favorita ogni partita fa storia a sè. Sappiamo dell’importanza della sfida. Con cuore e testa vogliamo giocarcela nel migliore dei modi. Questo grandissimo passo deve essere fatto con tanta corsa e determinazione nei 180 minuti”.

Pro e contro dei precedenti derby?

“Ne abbiamo giocati diversi in questi mesi. Sappiamo che sono tutte partite a sè. Dovremo essere bravissimi e concentratissimi, perché gli impevisti ce ne sono sempre stati e ci saranno. Noi siamo sempre stati lucidi e a fare squadra coprendo ogni zona del campo”.

Questo è il punto più alto della tua carriera?

“Senz’altro è una partita importantissima. Non è un derby ma è il derby. Sappiamo cosa rappresenta. Sono abbastanza sereno perché ho visto i ragazzi lavorare molto concentrati. Non si deciderà domani sera ma nei 180 minuti”.

Cosa vi ha portato qui?

“Dopo aver passato un girone con Barcellona e Bayern, chiaramente il gruppo ha preso grande consapevolezza. Sppiamo che tutte le partite sono difficilissime. Porto e Benfica sono stati due scogli molto duri. Ne manca ancora uno più importante per arrivare in finale”.

Qual è nello spirito la differenza tra il derby di Roma e quello di Milano?

“Sono due derby molto sentiti. A Roma ne ho giocati da calciatore, a Milano solo da allenatore. Sono derby sentitissimi. Dicevano che non c’erano paragoni, ma devo dire che a Milano è percepito come a Roma”.

Quanto è importante il miglioramento di Lukaku?

“E’ importantissimo Lukaku. Sappiamo che ha avuto un lungo infortunio. Adesso sta bene, sta segnando con frquenza, ci sta aiutando. E’ un’arma in più. Insieme a Brozovic è stato un rientro importante”.

Nel 2010 Mourinho viveva come un sogno. Tu come la affronterai?

“Ci deve essere tantissima voglia. Dovremo essere insieme ai nostri tifosi. In questi mesi abbiamo esultato, ci siamo abbracciati, a volte ci siamo arrabbiati. Noi come gruppo, società e tifosi abbiamo fatto un blocco unico. Speriamo che queste due serate ci possano dare quella finale che la scorsa estate era solo un sogno”.

Sarà un fallimento non arrivare a Istanbul e perdere lo Scudetto?

“Qualcosa ti sei dimenticato… Non nascondiamo l’importanza dei derby e vogliamo viverlo nel migliore dei modi”.

Questa Inter dal punto di vista fisico è uguale a quella di Rhiyad?

“In quel momento avevamo qualche problemino, Lukaku e Brozovic non erano ancora disponibili. Adesso non abbiamo Skriniar e Gosens. Acquistiamo in un reparto e perdiamo in un altro. In Supercoppa arrivammo con la voglia e la determinazione di vincere. Dovremo essere bravi a replicare quella partita nei 180 minuti”.

Ad un mese dal Benfica sono cambiate molte cose. Cosa pensa?

“Sappiamo che il calcio è fatto di momenti. Abbiamo perso partite importanti, punti in campionato sanguinosi. Con i ragazzi ci siamo detti di tapparci le orecche e pedalare. Sappiamo che abbiamo conquistato una finale importante. In Champions siamo in semifinale e abbiamo lo scoglio Milan da superare. In campionato le quattro vittorie ci hanno fatto vedere la classifica sotto un altro aspetto, ma mancano ancora quattro partite e abbiamo molto da fare”.

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La Redazione