L’Inter vince meritatamente la gara d’andata della semifinale di Champions League. Con un primo tempo stellare, i nerazzurri mettono una seria ipoteca sul derby e possono guardare con fiducia alla finale di Istanbul. Con il doppio vantaggio nei primi minuti, l’Inter rischia anche di dilagare. Un palo e un pizzico di sfortuna non rendono il passivo ancora più pesante per il Milan. Nella ripresa gara di contenimento, pochi i rischi corsi e un paio di occasioni da rete che avrebbero potuto blindare il passaggio del turno.
Onana 7 – Poco impegnato, ma comunque leader indiscusso e di grande sicurezza. Sempre preciso nei suoi interventi.
Darmian 7 – Altra gara impeccabile del difensore nerazzurro, che prima da braccetto destro della difesa e poi da esterno sinistro ha sempre fatto in pieno il suo dovere.
Acerbi 7 – Ha ingaggiato corpo a corpo con Giroud, vincendolo nettamente, ed ha avuto anche il tempo di farsi vedere spesso in avanti, rendendosi pericoloso con una sventola di sinistro che ha chiamato Maignan alla parata centrale.
Bastoni 7,5 – Il migliore della difesa per tempismo e determinazione. Pericolosissimo nelle sue avanzate palla al piede oltre che per i suoi proverbiali lanci da 40 metri. Gran bel giocatore.
Dumfries 6,5 – Partita grintosa, determinata, non ha concesso nulla al pericoloso Hernandez ed ha saputo giocare sia di sciabola che di fioretto. Molto bene anche nelle chiusure difensive.
Barella 7,5 – Il motore della squadra. E’ lui che porta il pressing e determina lo sviluppo del gioco. Nel primo tempo è stato assolutamente imprendibile ed è entrato in tutte le azioni salienti della gara. E’ calato inevitabilmente un pochino nella ripresa, ma è sempre rimasto sui livelli stratosferici, che quest’anno hanno contraddistinto le sue prestazioni a livello europeo.
Calhanoglu 6,5 – Un palo che meritava miglior fortuna davanti ai suoi ex tifosi e comunque tanta sostanza in mezzo al campo. Sia da centrale di centrocampo che da mezzala ha svolto impeccabilmente il suo lavoro, pagando però un pochino per la stanchezza e calando leggermente nella ripresa.
Mkhitaryan 7 – Ormai lo conosciamo. Lui è di un’intelligenza superiore e sa interpretare magnificamente questo tipo di gare. La sua esperienza e il suo modo di stare in campo sono stati ben evidenti in occasione della sconda rete.
Dimarco 6,5 – Non ha sofferto particolarmente, ma ha limitato abbastanza il suo raggio d’azione, anche se nella prima mezzora le sue scorribande sulla fascia sinistra hanno devastato la difesa rossonera.
Dzeko 8 – Probabilmente la gara perfetta dell’attaccante bosniaco. Un gol da centravanti vero e tante giocate di valore assoluto, in appoggio, in ripartenza e duettando con Lautaro Martinez. La scelta di mister Inzaghi si è rivelata azzeccata.
Lautaro 7 – Ha duellato e lottato come suo costume, rendendo la vita particolarmente difficile alla coppia centrale avversaria. Gli è mancato il gol che forse avrebbe meritato, ma la sua prova resta comunque ampiamente positiva.
Brozovic 6,5 – Subentra per Mkhitaryan, prende subito le redini del gioco, si mette in mezzo al campo e fa alla grande la sua parte.
De Vrij 6 – Porta ulteriore fisicità alla difesa e Origi trova subito pane per i suoi denti.
Lukaku 6,5 – Entra per spaccare definitivamente la partita. In un paio di circostanze quasi ci riesce, con iniziative nelle quali mette in mostra le sue doti sia tecniche che fisiche. Nel complesso una buona mezzora per l’attaccante belga.
Correa 6 – Entra per far rifiatare Lautaro, ha poche occasioni per mettersi in mostra. Si sacrifica comunque in fase di copertura.
Gagliardini 6 – Ha dato freschezza al centrocampo. Peccato per quella occasione mancata che avrebbe potuto chiudere i giochi con 90 minuti d’anticipo.
Inzaghi 8 – Ormai abbiamo la certezza matematica. In queste gare Inzaghi diventa un mostro assolutamente imbattibile. Indovina tutte le mosse e con un primo tempo a ritmi insostenibili sugli avversari, indirizza la gara e molto probabilmente anche la qualificazione. L’Inter corre, raddoppia e viaggia a una velocità troppo alta per il Milan. Le due reti, il palo e l’episodio del rigore prima concesso e poi negato, la dicono lunga su una gara che almeno nel primo tempo ha visto una sola squadra in campo. Nella ripresa l’Inter ha dovuto per forza di cose abbassare i ritmi, il Milan ne ha approfittato ma senza mai riuscire a creare pericoli consistenti dalle parti di Onana, anzi sono state dell’Inter le occasioni migliori.