Alessandro Antonello, amministratore delegato corporate dell’Inter, ha parlato così all’evento Il Foglio Sportivo torna a San Siro, a poche ore dalla vittoria ottenuta dai nerazzurri per 2-0 sul Milan nella semifinale d’andata della Champions League.
“Ieri una notte serena, siamo orgogliosi e felici per l’Inter, la città di Milano e il calcio italiano. È stato uno spot internazionale per la città che sa organizzare questo tipo di eventi, visto che le tifoserie possono convivere in pace. Risultato molto positivo, ma ci sono 90 minuti lunghi e bisogna rimanere concentrati. Questa prestazione ci dà speranze per il ritorno. Incasso da stadio? Ieri un nuovo record (10 milioni, ndr), l’Inter si appresta a superarlo, ma siamo ancora in fase di vendita”.
La situazione Suning
Continuano a rincorrersi, come da un paio d’anni a questa parte, le voci su una cessione del club: “Vorrei evidenziare il percorso di questa proprietà che, dopo sette anni, ha dato continuità al lavoro che era stato fissato. Dopo sette anni siamo arrivati a una finale di Europa League, vinto lo Scudetto, le Supercoppe e la Coppa Italia. Il lavoro svolto, in campo e fuori, ha riportato l’Inter al livello dei top club. Zhang è il presidente più giovane della storia del club, è un presidente maturo che ci aiuta nella gestione, ci dà indirizzi nuovi e una visione diversa che è quella delle nuove generazioni. Ci aiuta a ragionare fuori dagli schemi classici, non posso che ringraziarlo”.
Nuovi partner? “La proprietà ha svolto un lavoro importante, riposizionando il club ai suoi livelli. È normale che l’Inter è qualcosa su cui possono esserci degli interessi. Sarà Suning a dover decidere il futuro, ma ogni scelta verrà fatta negli interessi del club. Ci auguriamo che, comunque vada, il club ne esca rinforzato”.
Il brand Inter
“E’ cresciuto molto, abbiamo circa 500 mln di tifosi in tutto il mondo. E’ un brand tra i più importanti, abbiamo cercato di posizionarlo anche a livello culturale. Abbiamo accordi con Moncler, l’idea è che il brand viva di sistema valoriale non solo a livello sportivo”.
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