Premessa doverosa: chi vi scrive è totalmente dalla parte del progresso e della tecnologia anche negli sport. E quindi anche del VAR nel calcio. Ma a patto che questa non sia addirittura deleteria o venga usata a piacimento. Come, ad esempio, in occasione della semifinale di andata Champions League tra Milan e Inter, finita con uno stretto 0-2 per i nerazzurri. Già perché il primo tempo avrebbe potuto finire con un distacco più altro, sia per il palo di Calhanoglu sia per il rigore prima dato e poi tolto per il fallo di Kjaer su Lautaro Martinez.
A parte il fatto che il VAR può intervenire solo per errori chiari e ovvi, e quello non sembra esserlo perché ancora adesso, rivendendolo anche con la lente d’ingrandimento, il danese pare toccare il Toro sia sul piede sia “abbracciandolo” (ma questo è il meno). Ha dormito, invece, il VAR quando non avrebbe dovuto, ovvero sul pugno nel costato di Krunic su Bastoni. Quello sarebbe stato rosso e rigore. Quagliata della Cremonese, un paio di settimane fa, venne espulso per un episodio analogo contro il Verona dopo suggerimento da Lissone.
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