Paolo Condò ha presentato su Repubblica l’euroderby di ritorno. “La grande corsa in Europa accende i cuori dei tifosi ma scalda relativamente quelli dei dirigenti, che tra Istanbul e il quarto posto privilegiano il secondo per la salute economica del club. Le milanesi si inseguono da agosto, ma negli ultimi venti giorni si sono separate. I 5 punti accumulati dall’Inter sono il massimo stagionale, e dopo sabato la sensazione è che i nerazzurri abbiano ormai risolto l’equazione Champions, mentre la sconfitta di La Spezia lascia il Milan più che mai in alto mare. Come impatterà questa differenza nella gara di martedì? Conterà di più la serenità dell’Inter, data dal vantaggio di due gol e dal futuro quasi assicurato, oppure la disperazione del Milan, che teme di vedersi escluso da tutto? Da quando guida i nerazzurri Simone Inzaghi ha giocato otto derby ed è andato in vantaggio sette volte (l’ottavo è uno 0-0)“.
“Non sempre ha vinto. Anzi, il sorpasso firmato da Giroud nella gara di ritorno del campionato scorso è considerata la partita-scudetto del Milan. Ma sa uscire nettamente meglio dai blocchi. Come del resto si è visto mercoledì, quando all’11’ la semifinale era già indirizzata. È chiaro che il rientro di Leao, specie se non sarà soltanto una bandiera da agitare ma anche un campione da sfruttare, costituisce il principale atout di Pioli. Ma in un quadro aggressivo, non temporeggiatore”.