E dunque sarà il Manchester City l’avversaria dell’Inter in finale di Champions League dopo la super vittoria per 4-0 contro il Real Madrid. La squadra di Guardiola è ben collaudata e batterla è sempre complicato. Possesso palla, tecnica in velocità e tanta organizzazione. Quest’anno, poi, si è aggiunto un tassello non da poco di nome Erling Braut Haaland. Ma ha punti deboli? Scrive il sito gianlucadimarzio.com: “Trovare punti deboli in una squadra così è veramente complicato. Nelle scorse annate gli inglesi sembravano essere fragili difensivamente e soprattutto nel controllare le partite ma quest’anno Guardiola sembra aver sistemato diverse cose (complice anche il mercato). In fase d’impostazione, spesso, il difensore centrale o il terzino – che sia Stones, Akanji, Walker o Ruben Dias – si alza tanto nella zona dei centrocampisti e questo permette agli esterni di avere tanto spazio per giocare il pallone e una possibilità in più per trovare spazi. La fase difensiva, poi, non è da meno: 5 gol subiti in Champions League e 31 in campionato. In Premier, infatti, non sono tanti i gol subiti, ma neanche pochissimi. A dimostrazione, forse, del fatto che a volte la squadra si rilassa troppo, soprattutto se si trova in vantaggio. In diverse occasioni, infatti, pur se con un risultato ampio, il Manchester City ha subito gol essendosi rilassato troppo (Bournemouth, Southampton e Leicester le ultime in campionato). Non solo, è successo anche con Lipsia e Bayern Monaco. Se la squadra di Guardiola non dilaga, quindi, esiste assolutamente la possibilità di farle gol, il problema sarà frenare l’attacco dei Citizens. L’Inter è avvisata”.
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