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Inzaghi: “La sconfitta ci rallenta, ma la squadra ha dimostrato di esserci. Espulsione? Un’ingenuità pagata a caro prezzo. Sulle parole di Zhang…”

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L’Inter esce dal “Maradona” con una sconfitta per 3-1 contro il Napoli: una partita che si è messa male fin dal primo tempo a causa dell’espulsione di Roberto Gagliardini.
Queste le parole del tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ai microfoni di Dazn.

C’è grande rammarico perché nel primo tempo avevamo sofferto il giusto, senza concedere troppo al Napoli, anche se il palleggio era loro. Sapevo che nel secondo tempo avremmo avuto più spazi, ma abbiamo concesso un’ingenuità in occasione dell’espulsione che abbiamo pagato a caro prezzo. Per il resto non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, che avevano pareggiato, poi un eurogol di Di Lorenzo. Una partita che ci rallenta, ma la squadra ha dimostrato di esserci, in dieci contro i campioni d’Italia. Venivamo da otto vittorie consecutive, sapevamo di affrontare il Napoli, ma c’è rammarico per quell’ingenuità. Dopo che riesci a pareggiare all’82’, poi, il 2-1 non ci sta. In inferiorità numerica, un punto sarebbe stato molto importante”.

Sulla programmazione del futuro con la società: “Le parole di Steven Zhang sulla conferma? La fiducia della società mi rende molto felice, ma abbiamo quattro partite importantissime da qui alla fine, di cui due finali. Cinque finali in due anni sono molto utili alla squadra per crescere ulteriormente”.

Sul turnover fatto oggi per avere calciatori freschi in vista di Fiorentina e Atalanta: “Oggi era la quindicesima partita in 50 giorni, io ho bisogno di tutto l’organico perché dal 1° aprile, con le semifinali di Coppa Italia e di Champions League, abbiamo affrontato un calendario impossibile. Oggi a Napoli non era semplice, ma ho avuto ottime risposte. La sconfitta rallenta però il nostro percorso Champions. Il Manchester City? Lo conosciamo tutti bene, è fra le 2-3 squadre più forti d’Europa, sapremo che dovremo fare una nostra partita. Non partiremo battuti, andremo a giocarci la nostra finale come abbiamo sempre fatto. Prima abbiamo la finale di Roma e poi le due di campionato”.

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Published by
Simone De Stefanis