L’Inter conquista la sua 9^ Coppa Italia, la seconda consecutiva, battendo una buona Fiorentina in una gara molto tirata e spettacolare. Decisiva la doppietta di Lautaro nel primo tempo.
Handanovic 6,5 – Qualche incertezza, ma compie su Jovic la parata che salva probabilmente il risultato.
Darmian 6,5 – La solita sicurezza, poche sbavature e tanta sostanza.
Acerbi 6 – Meno brillante di altre circostanze, ma comunque sempre sufficiente.
Bastoni 6 – Soffre qualcosina contro i piccoli e veloci avversari, ma nel complesso fa valere la sua qualità.
Dumfries 6,5 – Ingaggia una battaglia sulla fascia con chiunque gli si ponga davanti. Non sempre lucido e preciso ma fisicamente straripante e comunque difficile da contenere.
Barella 6,5 – Contro il centrocampo viola che macina chilometri, spicca meno del solito, ma è comunque sempre determinante e sfora l’ennesimo assist per Lautaro Martinez.
Brozovic 6 – Non particolarmente ispirato, ma comunque ben calato nella gara e costante punto di riferimento.
Calhanoglu 6,5 – E’ in buona forma e si vede. Oltre alle solite giocate di classe, ci mette anche tanta corsa e buona fisicità.
Dimarco 6 – La sua forma in questo momento forse non è al top, ma il piede c’è e le giocate non mancano un pochino distratto in occasione del gol della Fiorentina.
Dzeko 6 – Gara su standard accettabili, discrete giocate, ma sciupa un’occasione da rete colossale.
Lautaro 8 – Gara da pallone d’oro. Non sbaglia praticamente nulla, sia in appoggio che in fase offensiva e mette a referto anche due bellissime reti.
De Vrij 7 – Entra nel momento più difficile e dimostra ancora una volta la sua infinita classe.
Lukaku 6,5 – Entrato in campo per chiudere la gara, ci prova con buona qualità in un paio di circostanze e si fa valere anche in fase difensiva.
Gosens 6,5 – Rileva lo stanco Dimarco, facendo ampiamente il suo dovere e sfiorando anche la rete.
Correa s.v.
Gagliardini s.v.
Inzaghi 7 – Contro la Fiorentina di questa sera, non era facile portare a casa la Coppa. Subito sotto, la squadra ha avuto il merito di rialzarsi e trascinata da un grande Lautaro, di capovolgere la gara. Nel finale ha dimostrato anche di saper soffrire, riuscendo a compattarsi nel momento del massimo sforzo degli avversari. Nei momenti più difficili è riuscita anche a creare qualche buona occasione per chiudere in largo anticipo l’incontro. Ci siamo sia con la testa che con il fisico e tutto ciò ci lascia ben sperare.