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IL PROTAGONISTA – Come Lautaro è diventato… Laut-Heros: anima da capitano vero, punta l’impresa di Milito e insegue Vieri nella classifica dei bomber

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“Come dare torto al tifo interista se lo ha subito ribattezzato Laut-Heros, l’eroe detto alla greca. Perché Heroes, detto all’inglese, poco piace agli argentini per antica rivalità di guerra. E perché non Laut-Eros, il dio greco dell’amore che presuppone godimento? Comunque sia Lautaro è il predestinato del godimento nerazzurro”.
Inizia così il pezzo de Il Giornale che elogia la super prestazione di Lautaro Martinez, autore di una doppietta che ha spazzato via la Fiorentina in 12 minuti.

“A questo punto la carica dei 101 gol del vero Toro, il Toro di Bahia Blanca, è apparsa una allegra suonata di fanfara per il mondo nerazzurro. Ieri Lautaro non aveva la fascia di capitano sul braccio. Toccava ad Handanovic. Ma a tutti ha mostrato il suo animo da capitano: la solita storia dell’abito che non fa il monaco. E il pedigrèe ora comincia a farsi ricco: 5 coppe con l’Inter 3 con la nazionale. Il Toro vede… Milito, il centravanti dell’Inter “Tripletara” che Lautaro insegue su tutti i fronti: in quella stagione El Principe realizzò 30 gol, Lautaro è a quota 27. Il Principe segnò nelle tre finali e Lautaro, per ora, ha messo la firma in due (segnò anche in Supercoppa). Manca la terza”.

Così il quotidiano Libero. “Felice nella vita privata accanto alla bella Agustina, modella e influencer, papà di Nina e presto di Theo, il ragazzo sta toccando il cielo con un dito. Insegue Vieri (123 gol) e Aebi (103) nella classifica dei bomber nerazzurri e ha vinto quasi tutto nella sua vita calcistica, gli manca soltanto uno Rosetta. Ma se il Toro della finale di Champions sarà quello scatenato di ieri sera a Roma, beh allora neppure il grande Manchester City potrà dormire sonni tranquilli”.

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La Redazione