Jurgen Klinsmann ha parlato alla Gazzetta dello Sport: “Se mi aspettava un exploit di questo livello in Europa? Sincero? No! Arrivare ai quarti già mi sembrava una gran cosa, ma la finale chi se l’aspettava. Il bello è che adesso può succedere di tutto. Il City è fenomenale, ma non avendo niente da perdere l’Inter ha quasi un vantaggio. Se è veramente così squilibrata questa partita? No, sono grandi squadre di talento. Il City ha reso al top, l’Inter ha avuto alti e bassi ma se confrontiamo reparto contro reparto non vedo tutta questa differenza. Non è 80-20%, ma 55-45%”.
“È una partita in cui serve identità, appartenenza, coraggio: per questo dico gli italiani, l’asse Barella-Bastoni. Non è un caso che il vostro calcio sia arrivato così in alto nelle coppe europee dopo l’esclusione del Mondiale: è stata una reazione di orgoglio. Chi dovrebbe partire con Lautaro? Ci si concentra troppo su quale centravanti debba iniziare, ma forse è più importante chi finirà: bisogna ragionare sui 90’. Magari, per quanto visto in Coppa, può iniziare Dzeko, ma dal 60’ Lukaku diventa devastante. Magari l’occasione decisiva la sfrutta lui”.