Simone Inzaghi in conferenza stampa a cinque giorni dalla finale Champions di Istanbul col City.
“E’ stato un viaggio lungo. Non siamo stati fortunatissimi nei sorteggi, abbiamo preso Bayern e Barcellona. Ma con lo staff ce lo siamo detti subito, secondo noi potevamo fare un bel percorso. Abbiamo fatto un grandissimo viaggio. Penso che sia partito tutto dallo scorso anno, dalle partite con Real e Liverpool che chiaramente sono rimaste nei nostri pensieri. Da questo momento sto pensando al City e a quello che dovremo fare nella partita di sabato.
E’ la partita più importante della mia vita. Ma anche dei miei calciatori. Onana e Dzeko hanno giocato la semifinale ma la finale è la prima volta. E’ la partita più importante e ci ripaga di tutti gli sforzi fatti durante l’anno. Quando abbiamo recuperato tutti abbiamo fatto grandi cose.
Percentuali? Non sono bravissimo. Incontriamo la squadra più forte del mondo, hanno vinto 5 volte la Premier in 6 anni. E’ sempre arrivato in finale o semifinale in Champions. Servirà una gara da squadra, sappiamo che sfidiamo i migliori con una rosa fantastica. Un allenatore che ha segnato un’epoca nel calcio moderno, c’è un prima e dopo Guardiola. A proposito di Guardiola, vi racconto un aneddoto. Nel 2019 ero a New York in viaggio di nozze, scendo a fare colazione alle 9.30, e lì c’era anche Guardiola.
Lautaro asso nella manica? Tutte e due hanno i migliori a disposizione e sicuramente Lautaro è tra questi. Ma non ho deciso per l’attacco, non ho deciso a centrocampo e neanche in difesa. In questo momento fortunatamente ho la possibilità di scegliere. E questa possibilità è la miglior cosa che ci sia.
Se avevo pronosticato il 4-0 del City al Real? C’è tantissima ammirazione per Guardiola e il City. Sentivo che il City sarebbe arrivato in finale perché nella gara di andata c’era stato equilibrio, l’anno scorso il Real segnò nel recupero. Ma quest’anno l’ho detto a colazione a mia moglie e ai miei figli che avrebbe vinto il ritorno il City largamente.
Atmosfera a Istanbul? Troveremo tanti tifosi, quelli del City, i nostri, quelli di Çalhanoğlu. Ci sarà una bella atmosfera, mi dicono che il campo è in ottime condizioni.
City favorito? Si dice questo dal giorno della vittoria sul Real Madrid. Lo sappiamo, lo sanno i ragazzi, lo sa la società e i fantastici tifosi che tutti insieme, il calcio è bello anche per questo: non sempre vince il favorito.
Paragone con la vittoria nel 2010? Nel 2010 l’Inter ha fatto un’impresa. E cercheremo di farla anche noi sabato. Sono squadre diverse il Bayern e il City. Sarebbero due imprese.
Mi chiamano il re delle coppe? Normale che mi faccia piacere. Ho avuto sempre la fortuna di avere squadre importanti, all’Inter e alla Lazio. Nelle partite decisive abbiamo fatto sempre grandissime gare, abbiamo sempre difeso e attaccato nel migliore dei modi.
Di cosa ho paura? E’ una partita di calcio, non ho paura di nulla. Guardiola è l’allenatore più forte del mondo, l’ho sempre detto e lo continuo a dire. Ha segnato un’era. Grande rispetto ma niente paura. Siamo orgogliosi di giocarci questa finale, l’abbiamo voluta con tutte le nostre forze.
City ossessionato dalla Champions? Lo vedremo se il pallone peserà più per loro. Difficile da prevedere. Sarà una partita importantissima per tutti. Il City insegue la Champions da tanti anni. Noi abbiamo fatto grandissimi passi in avanti, l’abbiamo meritata la finale. Loro sono una squadra completa, fisica e tecnica. Giocano benissimo, fanno grande possesso. E’ una squadra con pochissimi punti deboli. Troveranno un’Inter che ha dimostrato il percorso. Dobbiamo togliere a loro un po’ di possesso, dobbiamo coprire bene il campo.
Sarebbe un errore chiudersi in difesa? La strategia la vedrete sabato. Un po’ di possesso va concesso al City, lo hanno fatto tutte le squadre del mondo. Dovremo togliere al City delle certezze”.
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