Amadeus: “Essere sfavoriti è un vantaggio. Tra Lukaku e Dzeko schiererei…”


Amadeus, noto conduttore televisivo e tifosissimo dell’Inter, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della finalissima di stasera: “Per un tifoso la finale di Champions è come una finale Mondiale, esserci è già una soddisfazione pazzesca. Purtroppo non riuscirò ad essere Istanbul, avrei voluto ma non riesco, lavoro fino a tardi e il giorno dopo dovrò alzarmi presto. La guarderò in famiglia con Giovanna e José. Non mi piacciono tanto i gruppi…se poi si aggrega qualcuno che non tifa Inter?”.

“Come sempre seguirò la partita in piedi, teso, gesticolando: l’ansia è totale, mi sento in campo anch’io, il vero tifoso segue le partite soffrendo. José indosserà una maglia, di Lukaku o di Lautaro. Di certo il televisore sarà a tutto volume, come quando ascolto le canzoni. Inzaghi? È il destino di ogni allenatore essere amato e contestato, il primo indiziato nelle sconfitte. Certo, il rammarico per l’anno scorso rimane, lo scudetto l’abbiamo perso noi, ma tra le coppe, l’accesso alla Champions e questa finale il suo lavoro è stato ottimo. È bravissimo nelle partite secche, ha inventato Darmian terzino, ha messo in luce Acerbi, ha creduto in Mkhitaryan, ha tante qualità. Giusto confermarlo “.

L’Inter in finale di Champions League era difficilmente pronosticabile: “Ci davano tutti per spacciati, ma io sono rimasto tranquillo perché non avevamo niente da perdere. Il City è favorito, ma noi abbiamo tanti nazionali abituati a queste partite: siamo sfavoriti, quindi avvantaggiati. Haaland? Mi preoccupa più De Bruyne, ma soprattutto il loro controllo totale della palla: l’Inter avrà poche occasioni e non dovrà sprecarle. Secondo me la sfida si vince a centrocampo, adatta per Calhanoglu, ma tutti dovranno giocare la partita perfetta, mi aspetto il solito Barella, Darmian sarà fondamentale”.

E veniamo al grande ballottaggio: con chi partirebbe Amadeus, fra Lukaku e Dzeko? “Con Lukaku perché è potente, se è in forma tiene due difensori; poi gestirei la partita con Dzeko che ha maggior possesso palla e aiuta di più a centrocampo. Ma sono solo uno dei 50 milioni di italiani che si sentono allenatori, può darsi che Inzaghi parta con Dzeko e questi segni al 1’…”.

(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)

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