Assieme alla prima Champions League della sua storia quasi centotrentennale in casa Manchester City è arrivata anche la comunicazione dell’ennesimo procedimento giudiziario a carico della proprietà emiratina del club. Mentre sul fronte interno gli avvocati dei neo-campioni d’Europa hanno ultimato la strategia e presentato ricorso per replicare alle articolate accuse della Premier League su 115 violazioni delle norme economico-finanziarie, sul fronte internazionale andranno a processo lunedì prossimo in Svizzera (Tribunale Penale Federale di Bellinzona). Sotto la lente d’ingrandimento della giustizia elvetica ci sono commissioni “bizzarre” alla banca privata ginevrina Lombard Odier (patrimonio di 200 miliardi di franchi) a nome di Youssef Al Otaiba, ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti a Washington.
Lo scandalo riguarda i legami fra Aabar Investment PJS (compagnia finanziaria con sede centrale ad Abu Dhabi) e 1MDB (Malaysia Development Berhad di Kuala Lumpur). Aabar Investment, giova ricordarlo, è finanziatore del Manchester City nonché sponsor della sezione femminile, della City Academy e delle tournée della prima squadra maschile negli Emirati Arabi Uniti. E chi è il “patron” di Aabar Investment? Lo Sceicco Mansour bin Zayed bin Sultan Al Nahyan, sì proprio lui, il proprietario dei “Citizens”. E da chi è controllata Aabar Investment? Da IPIC (International Petroleum Investment Company), fondo sovrano il cui leader è lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, presidente della nazione nonché fratello maggiore di Mansour…
(FONTE: TUTTOSPORT.COM)