Nel giorno dell’inizio del ritiro dell’Inter, un protagonista del passato come Nicola Berti racconta al Corriere della Sera alcuni aneddoti sulle preparazioni estive svolte ai suoi tempi da centrocampista nerazzurro.
“I ritiri io li adoravo, erano giorni irripetibili. Meravigliosi. Mica come i ritiri di oggi. Che tristezza! Chiusi dentro i centri sportivi. Noi giravamo per le strade e le piazze di questi paesini di montagna dove ci avevano portato, con i tifosi intorno. Ci regalavano calore, senza invadenza. Noi giocatori non eravamo divi inaccessibili. E questo contatto umano ci dava forza”.
Sull’estate 1988: “Non ci voleva un genio per capire che avremmo fatto mirabilie. Già dal ritiro si respirava aria da scudetto. Trapattoni il migliore in assoluto, nessuno come lui. Con lui si era creato un rapporto speciale. E poi un altro voglio ricordare in questi giorni: Luisito Suarez. Prese la squadra per traghettarla a fine campionato dopo una stagione difficile. Un maestro. E un grande interista”.
Sull’Inter di oggi: “Thuram ci farà sognare. Siamo pronti per conquistare la seconda stella! E la Champions? Mai mettere limiti…”.