L’Inter è a Tokyo per prepararsi all’amichevole di martedì 1 agosto contro il Paris Saint-Germain e concludere la tournée in Giappone. E’ là che Marcus Thuram ha concesso una lunga intervista a Gazzetta dello Sport dove ha raccontato le sue prime settimane da giocatore nerazzurro. “Ho trovato quello che immaginavo prima di metter piede qui: una grande squadra, una società organizzata, allenamenti di alta qualità. Adoro esserci. Mister Inzaghi e Lautaro mi hanno trasmesso fiducia”.
“Dicono che segno poco? Sa come rispondo? Che quella scorsa è stata la prima stagione della mia carriera in cui ho fatto il centravanti, prima ho sempre giocato da esterno. È il ruolo che preferisco, per il mio gioco è meglio: posso stare vicino alla porta, attaccare lo spazio, far gol, insomma il mio lavoro. Però l’importante è vincere ed aiutare la squadra a farlo”.
“Ho scelto insieme a mio padre. Avevamo diverse opzioni in mano e lui mi ha consigliato l’Inter. Mi ero già immaginato due anni fa di portare addosso quella maglia. L’Inter e i suoi dirigenti mi sono stati molto vicini anche dopo l’infortunio, mi hanno consolato. Questa cosa non l’ho dimenticata. E così ora è naturale scegliere loro. Avere la possibilità di ricominciare quello che il destino mi aveva tolto due anni fa. Eh, i tifosi del Milan saranno molto arrabbiati con me… Ma pazienza! Non sono preoccupato per i fischi che mi arriveranno nel derby”.
“Adriano, il più completo più di tutti. Sapeva far qualsiasi cosa, è a lui che ho sempre guardato. Ronaldo il Fenomeno? Beh, ma a lui non posso neanche lontanamente pensare. Mio papà non dormiva tutta la settimana prima di affrontarlo, lo ricordo bene. Lautaro mi ha sorpreso. Sapevo della sua qualità. Ma vederlo da vicino mi impressiona. E’ ancora più forte di quel che pensavo, è molto maturo, abbiamo la stessa età. Sono felice di giocare con lui”.