Altro giro, altra corsa, altro fresco ex: l’Inter che ha affrontato l’Al Nassr di Marcelo Brozovic fronteggia il Psg di Milan Skriniar, oltre che di Achraf Hakimi in un’amichevole di lusso a Tokyo. E così come era risultato strano vedere Barella contrastare l’amico croato, allo stesso modo è – per esempio – scrutare Bastoni e lo slovacco agitarsi in marcatura sui calci piazzati.
L’Inter ha sofferto il Psg nella fase iniziale del primo tempo, venendo anche graziata dal palo colpito da Marco Asensio e ringraziando le parate di Filip Stankovic, sempre più a suo agio nel ruolo di portiere titolare, in attesa che il mercato porti in dote l’atteso Sommer insieme a un vice (il figlio d’arte dovrebbe partire in prestito per giocare con assiduità). Poi la squadra di Simone Inzaghi si è fatta vedere con qualche buona trama, favorita dalla potenza atletica di Dumfries, da qualche buono spunto di Lautaro e dai lampi di Thuram. Non bene, invece, Dimarco che ha sofferto Hakimi e Mkhitaryan, comprensibilmente arrugginito al suo primo impiego (pre)stagionale e reduce da un affaticamento muscolare.
Il secondo tempo è stato disputato a ritmi più lenti, scosso dalla grande conclusione di Vitinha che stavolta ha lasciato Stankovic senza scampo. Poi, quando la gara sembrava destinata a scorrere lentamente verso l’1-0 finale per i parigini, ecco la scossa nerazzurra innescata dai cambi: Frattesi, Cuadrado e Sensi hanno letteralmente cambiato la partita sul piano della manovra e della freschezza, insieme ad Asllani che ha fatto partire l’azione dell’1-1 chiusa con un gran diagonale da Sebastiano Esposito. Il centrocampista appena arrivato ha messo a segno entrambi gli assist, il colombiano è entrato nei gol, mentre l’ex Sassuolo ha chiuso la splendida azione del 2-1.
Un po’ a sorpresa, dunque, i nerazzurri hanno vinto sferrando due colpi ben assestati nel giro di due minuti, fra l’81’ e l’83’. Entrambi i marcatori non rimarranno, con tutta probabilità, in maglia nerazzurra: Sensi lascerà il posto a Samardzic, mentre Esposito è destinato ad un altro prestito. Ma il segnale migliore per Simone Inzaghi è che anche questi calciatori appaiano totalmente coinvolti nel progetto tecnico, che subirà nuovi (importanti) cambiamenti in questo mese, dando forma a un’Inter sempre più rinnovata.
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