Tornato dalla tournée giapponese in Italia per mettere nel mirino la prima giornata di campionato (fra 16 giorni contro il Monza), Matteo Darmian ha rilasciato un’intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport, parlando dell’Inter di oggi e di quella di ieri.
Sulla vittoria in amichevole contro il Psg: “Con il Psg i primi 15-18 minuti non li abbiamo fatti bene. Non riuscivamo a trovare le nostre giocate, poi una volta ritrovate le distanze siamo cresciuti in tutte e due le fasi. Partite come queste ci fanno bene. La verità è che stiamo facendo un bel lavoro. Siamo all’inizio del percorso, ma dobbiamo essere pronti da subito. Tutti abbiamo un obiettivo in testa: non ripetere l’errore dello scorso anno, vogliamo partire subito forte. E stiamo preparandoci per questo, ce lo siamo detti nello spogliatoio. Siamo contenti, ma ci sono cose da migliorare. Però ho visto la testa giusta nei miei compagni, anche nei nuovi arrivati che hanno dato subito grande disponibilità. Sta a noi farli integrare al meglio“.
Sul confronto con l’Inter della scorsa stagione: “Io parlo di similitudini, invece, non di differenze. La base è la stessa. Abbiamo fatto molto bene negli ultimi 2-3 mesi, da lì dobbiamo ripartire. Dobbiamo sfruttare quell’onda, continuare su quel trend. Poi è chiaro che, guardando la rosa, sono andati via giocatori molto importanti e non è facile rimpiazzarli. Ma chi è arrivato ha la giusta predisposizione e si è notato anche in campo: Frattesi, Cuadrado, lo stesso Thuram, cito anche Bisseck, tuti hanno già fatto vedere qualcosa“.
Sulla seconda stella: “Quando sei all’Inter devi puntare sempre al massimo. Anche quest’anno lo faremo. Non vogliamo tralasciare alcun obiettivo, neppure la Champions. Arriviamo da anni in cui abbiamo sempre alzato trofei: il traguardo dev’essere vincerne altri“.
Sull’italianità del gruppo: “L’Inter degli ultimi anni ha sempre avuto una base importante di giocatori italiani dentro il gruppo. Non so se ne arriveranno altri. Ma credo che l’idea della società sia chiara: siamo noi a dover spiegare l’Inter ai nuovi, dovremo essere bravi a inserirli nel nostro mondo, questo è il valore aggiunto di essere italiani“.
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