Javier Zanetti alla vigilia dei suoi 50 anni ha parlato alla Gazzetta: “Istanbul? Mi aspettavo una finale così, giocata alla pari e con coraggio. Le occasioni sfruttate e un po’ di fortuna, ecco cosa è mancato, ma siamo fieri di noi. Lukaku? Per ciò che l’Inter ha fatto per lui ci aspettavamo un altro tipo di comportamento. Come professionista e uomo. Lui ha diritto di andare dove vuole, ci mancherebbe, bastava solo dirlo per tempo. Nessuno, però, è più grande del club e nel costruire una squadra devi sempre considerare chi metti in spogliatoio”.
“Il più forte? Zidane. Il più sottovalutato o il più incompreso? Recoba non ha espresso la sua grandezza. Pirlo è stato grande altrove, ma solo perché non era qui nel momento giusto. Chi passa da qua ripensa sempre con gioia all’Inter, magari vuole tornare… Possono cambiare le gestioni, ma non dobbiamo perdere l’identità: per questo mi batto. Un senso di famiglia che ho respirato dal primo giorno. Una famiglia resiliente nelle difficoltà, che si rialza insieme. Mi vedo attivo, sempre pronto a dare tutto per l’Inter. Perché per me l’Inter ci sarà sempre. Anche se non dovessi avere un ruolo o stare fuori dal club, non posso togliermi questi colori”.